Saverio, Aldo Pio e Mattia, i tre fratelli Corasonoti rimasti intrappolati dalle fiamme nell’appartamento del quartiere Pistoia a Catanzaro, sono morti per asfissia. E’ quanto emerso dalla autopsia effettuata al Policlinico di Germaneto sui corpi delle tre vittime. La causa del decesso non sarebbe dunque da attribuire alle ustioni ma all’inalazione del fumo. Per i risultati dettagliati dell’esame autoptico bisognerà attendere due mesi. Il medico legale, il professore Giulio Di Mizio, depositerà tutta la documentazione entro i prossimi 60 giorni.
Indagini a 360 gradi
Indagini a 360 gradi
Intanto proseguono le indagini per capire la causa scatenante dell’incendio. Esclusa la fuga di gas, non ancora quello di un guasto all’impianto elettrico, gli inquirenti stanno valutando con attenzione diverse ipotesi, anche le più inquietanti. Secondo quanto si è appreso da fonti investigative, in uno dei sopralluoghi effettuati nell’abitazione teatro del rogo mortale i carabinieri hanno ritrovato, e posto sotto sequestro, diverse mazzette di banconote, in buona parte carbonizzate, del valore di migliaia di euro, ora al vaglio della Procura di Catanzaro, che già sabato scorso ha aperto un fascicolo di indagine contro ignoti con le ipotesi di reato di omicidio colposo e disastro colposo. Nei giorni scorsi, inoltre, i legali della famiglia Corasoniti hanno chiesto alla Procura di disporre una serie di attività ritenute utili all’indagine, come la ricerca delle chiavi di ingresso ndell’abitazione e delle chiavi delle porte interne, l’acquisizione dei tabulati telefonici dei familiari e la verifica tramite luminol di tutta la superficie e di tutte le pareti dell’abitazione.
Le condizioni dei feriti
Restano intanto ricoverati in ospedale gli altri quattro componenti della famiglia gravemente feriti nel rogo, il padre delle vittime Vitaliano Corasoniti, di 42 anni, un fratellino, Antonello (14), ricoverati nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Catanzaro, e inoltre la madre delle vittime, Rita Mazzei (41), ricoverata nel Centro grandi ustionati di Bari, e una sorellina delle vittime, Zaira Mara (10), ricoverata nel reparto di rianimazione pediatrica dell’ospedale Santobono di Napoli.
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