I momenti successivi all’incendio divampato giovedì 28 luglio lo hanno riportato indietro di dieci anni, precisamente al 2012, quando ci fu il primo “pericolo scampato”. Eppure, Matteo Tubertini, consigliere delegato della ‘Guglielmo s.p.a.’, non si è arreso. Anzi, grazie al sostegno della gente comune, delle istituzioni e della politica, è ripartito, consapevole che un’altra Calabria è possibile.
Intervistato da Calabria 7, Tubertini ha parlato di “attimi particolari” che ti permettono di “rivivere tante sensazioni al contrario”. Tra queste, il fatto di “vedere le tante persone che, rientrando da una località turistica, invece di godersi una serata di luglio, si trovano di fronte a delle immagini che riportavano alla guerra in Ucraina. Questi atti – ha proseguito Tubertini – portano a una involuzione della nostra terra e la rendono ancora più povera”.
Intervistato da Calabria 7, Tubertini ha parlato di “attimi particolari” che ti permettono di “rivivere tante sensazioni al contrario”. Tra queste, il fatto di “vedere le tante persone che, rientrando da una località turistica, invece di godersi una serata di luglio, si trovano di fronte a delle immagini che riportavano alla guerra in Ucraina. Questi atti – ha proseguito Tubertini – portano a una involuzione della nostra terra e la rendono ancora più povera”.
Concreto si è rivelato anche il sostegno degli altri imprenditori e, in generale, della città. “Mi ha commosso la vicinanza delle tante famiglie che provano amore verso il nostro prodotto. Tantissimi attestati di stima delle Istituzioni, così come non è mancata la vicinanza netta e forte dello Stato, che ci ha messo subito in sicurezza”.
Non è mancato il sostegno di molti colleghi del settore, ma il “problema vero – ha rivelato Tubertini – è il gap culturale sul quale bisogna lavorare molto”, perché come dice Gratteri “bisogna partire dalla scuola e dalla cultura”.
Secondo il consigliere delegato dell’azienda “ora è arrivato il momento di rialzarsi, di pensare al futuro e a cose positive. La Gugliemo, ormai, è una realtà internazionale con sedi in Corea, Portogallo, Stati Uniti, Canada e Australia. Speriamo di non doverci più rialzare da questi tristi e difficili momenti”.