L’incendio all’impianto di trattamento rifiuti in contrada San Leo di Siderno non è un capitolo chiuso per l’Arpacal. Dopo aver inviato nei giorni scorsi al Commissario prefettizio di Siderno i dati sugli inquinanti in atmosfera, acquisiti con un campionatore ad alto volume ed analizzati con la collaborazione del laboratorio di Palermo di Arpa Sicilia, il Dipartimento provinciale Arpacal di Reggio Calabria, diretto da Giovanna Belmusto, attraverso il suo Servizio tematico Suolo e rifiuti, diretto da Angela Bruna Cardile, procederà infatti ai campionamenti di terreno e, quindi, analisi sulla ricaduta al suolo degli inquinanti emessi in atmosfera in quei giorni di emergenza.
L’Arpacal nell’immediatezza dell’evento ha installato una strumentazione per la misurazione delle diossine e furani; campionamento che si protratto per 48 ore concludendosi giorno 27 settembre. Il campione complessivo è stato inviato al dipartimento di Palermo di Arpa Sicilia per la determinazione analitica delle diossine e dei furani. Dai risultati delle analisi trasmesse da quel dipartimento – scrivono i tecnici di Arpacal al Commissario prefettizio di Siderno – si evince che le concentrazioni di diossine e furani sono inferiori ai valori guida in presenza di fonti emissive locale stabiliti dal Dipartimento Europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
L’Arpacal nell’immediatezza dell’evento ha installato una strumentazione per la misurazione delle diossine e furani; campionamento che si protratto per 48 ore concludendosi giorno 27 settembre. Il campione complessivo è stato inviato al dipartimento di Palermo di Arpa Sicilia per la determinazione analitica delle diossine e dei furani. Dai risultati delle analisi trasmesse da quel dipartimento – scrivono i tecnici di Arpacal al Commissario prefettizio di Siderno – si evince che le concentrazioni di diossine e furani sono inferiori ai valori guida in presenza di fonti emissive locale stabiliti dal Dipartimento Europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.