Prima l’incendio che ha distrutto il magazzino dell’azienda Giampà, a Pizzo. Poi, a distanza di poche ore, il decesso del fondatore Francesco, di 86 anni, stroncato da un infarto. Il rogo si è verificato nella giornata di venerdì. Sul posto – riporta la Gazzetta del Sud – è stato tempestivo l’intervento dei vigili del fuoco e dei carabinieri che hanno avviato le indagini. Sulla natura delle fiamme, la pista più accreditata, al momento, è quella dell’autocombustione di un furgone parcheggiato al suo interno. Tuttavia i militari non lasciano nulla di intentato. La struttura nella quale si è verificato l’incendio veniva utilizzata come da magazzino ma esclusivamente dai titolari (in quanto pertinenza delle rispettive abitazioni) quale ricovero dei mezzi, tra camion e furgoni.
Resta il dolore
Resta il dolore
Da quanto è stato possibile apprendere, l’uomo, dopo l’incendio, era andato ad innaffiare alcune colture in campagna ed è in quell’area che i congiunti lo hanno cercato non avendo più sue notizie (l’uomo infatti risiedeva a Curinga). Non è possibile stabilire quanto abbia inciso quanto accaduto qualche ora prima, e per qualche familiare non ci sarebbe alcun nesso. Resta il dolore, così come i dubbi.