Tra le persone arrestate dalla Guardia di Finanza in Calabria nell’ambito dell’operazione “Lucignolo” su una presunta truffa finalizzata alla vendita di titoli di studio falsi, compare anche una 36enne, originaria di Condofuri (Reggio Calabria), candidata alle amministrative di Roma con Forza Italia. La donna è stata assegnata ai domiciliari dal gip Karin Catalano, insieme alla madre e alla sorella.
Una sede virtuale per il trasferimento di capitali all’estero
Una sede virtuale per il trasferimento di capitali all’estero
L’accusa, formulata dal procuratore Giovanni Bombardieri e dal sostituto Paolo Petrolo, è di associazione a delinquere, truffa e falso, ipotesi accolta interamente dal gip. Secondo le indagini, la donna aveva aperto uno “pseudo studio legale” all’interno di un centro di formazione internazionale online, falsamente accreditato al Ministero dell’Università e della Ricerca. Secondo l’accusa, gli indagati, tra l’altro, hanno fondato a Cipro una sede virtuale dell’istituto, finalizzata al trasferimento di capitali all’estero. Gli arrestati, inoltre, avrebbero scelto Bruzzano Zeffirio (Rc), come sede per organizzare i falsi corsi per operatore socio-sanitario.