Inchiesta sui pontili del porto di Catanzaro, scatta il sequestro. Cinque indagati

porto catanzaro

Una serie di falsi sul verbale di visita e collaudo relativi ai pontili del porto di Catanzaro Lido, dichiarando di aver esaminato l’intera documentazione pervenuta dalla ditta installatrice, mentre invece sarebbero stati visionati solo due dei quaranti pontili installati. Il gip del Tribunale di Catanzaro ha vergato un decreto di sequestro preventivo, che vale come contestuale avviso si garanzia a carico di cinque persone. Si tratta di Metteo Andreacchio,  Maurizio Benvenuto, di Sellia Marina, Giuseppe De Angelis,  di Piano di Sorrento (Na) Pierpaolo Pullano e Raoul Mellea, rispettivamente  entrambi di Catanzaro. Nei loro confronti si ipotizza il reato di falsità ideologica commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità, Mellea risponde anche di violazione sulle norme sulla navigazione.

Le singole responsabilità.Secondo le ipotesi accusatorie De Angelis, collaudatore del Comune di Catanzaro, settore Patrimonio, provveditorato partecipate, in concorso con Mellea, legale rappresentante  ed amministratore unico della Navylos srl ed Andracchio, direttore dei lavori, avrebbe certificato il collaudo tecnico amministrativo dei pontili su due lotti numeri 1 e 2 dello specchio d’acqua del porto di Catanzaro Lido, attraverso la concessione marittima demaniale  numero 116 dell’11 agosto 2016 e successiva concessione suppletiva rilasciata dal Comune di Catanzaro  alla Navylos srl,  attestando che “ i lavori sono stati eseguiti secondo gli atti, le prescrizioni progettuali e le condizioni contrattuali a regola d’arte,  impiegando materiali che rispondono alle prescrizioni  e alle indicazioni della direzione dei lavori”. In sostanza avrebbe dichiarato il falso nel verbale di visita e collaudo, (sottoscritto anche da Andreacchio e Mellea), mettendo nero su bianco di aver esaminato la documentazione pervenuta  dalla ditta installatrice, corredata di schede tecniche  e certificati collaudi da parte delle case produttrici, laddove in realtà l’unica documentazione esibita dalla Navylos srl e visionata dal collaudatore sarebbe stata quella efferente i soli pontili forniti dalla ditta individuale “Adragna Pontili Trinachia”. Benvenuto, Mellea e Pullano, avrebbero certificato, inoltre, il collaudo del pontile  numero 4  di cui al lotto 1 dello specchio d’acqua del porto di lido  con concessione rilasciata dal Comune di Catanzaro  alla Navylos sempre attestando che “ i lavori  sarebbero stati eseguiti  a regola d’arte” , dichiarando il falso nel verbale di visita e collaudo, laddove in realtà gli atti esibiti  dalla Navylos e visionata dal collaudatore avrebbe riguardato i soli moduli per i pontili forniti dalla ditta Trinacria, precisamente 2 su 40 installati. Mellea, inoltre, avrebbe occupato abusivamente mediante il posizionamento di c”orpi morti per ormeggi pontili  uno spazio demaniale marittimo  di 120 metri quadri non ricompreso nello specchio d’acqua del porto”. Le indagini della Procura di Catanzaro sono scattate in seguito all’esposto del legale rappresentante della Sud Metallica srl, produttrice di 28 dei 40 moduli di pontili galleggianti installati dalla Navylos, nel porto di Lido. Lo stesso ha riferito agli inquirenti di non aver mai consegnato alla società concessionaria la documentazione tecnica necessaria al collaudo delle opere. Le successive indagini della Guardia costiera hanno consentito di trovare riscontri nelle dichiarazioni della parte offesa, facendo emergere il presunto falso nei verbali di visita e di collaudo. I legali Enzo De Caro, Armodio Migali e Vitaliano Leone hanno già annunciato il ricorso in appello al Tribunale del Riesame. (g. p.)

Le singole responsabilità.Secondo le ipotesi accusatorie De Angelis, collaudatore del Comune di Catanzaro, settore Patrimonio, provveditorato partecipate, in concorso con Mellea, legale rappresentante  ed amministratore unico della Navylos srl ed Andracchio, direttore dei lavori, avrebbe certificato il collaudo tecnico amministrativo dei pontili su due lotti numeri 1 e 2 dello specchio d’acqua del porto di Catanzaro Lido, attraverso la concessione marittima demaniale  numero 116 dell’11 agosto 2016 e successiva concessione suppletiva rilasciata dal Comune di Catanzaro  alla Navylos srl,  attestando che “ i lavori sono stati eseguiti secondo gli atti, le prescrizioni progettuali e le condizioni contrattuali a regola d’arte,  impiegando materiali che rispondono alle prescrizioni  e alle indicazioni della direzione dei lavori”. In sostanza avrebbe dichiarato il falso nel verbale di visita e collaudo, (sottoscritto anche da Andreacchio e Mellea), mettendo nero su bianco di aver esaminato la documentazione pervenuta  dalla ditta installatrice, corredata di schede tecniche  e certificati collaudi da parte delle case produttrici, laddove in realtà l’unica documentazione esibita dalla Navylos srl e visionata dal collaudatore sarebbe stata quella efferente i soli pontili forniti dalla ditta individuale “Adragna Pontili Trinachia”. Benvenuto, Mellea e Pullano, avrebbero certificato, inoltre, il collaudo del pontile  numero 4  di cui al lotto 1 dello specchio d’acqua del porto di lido  con concessione rilasciata dal Comune di Catanzaro  alla Navylos sempre attestando che “ i lavori  sarebbero stati eseguiti  a regola d’arte” , dichiarando il falso nel verbale di visita e collaudo, laddove in realtà gli atti esibiti  dalla Navylos e visionata dal collaudatore avrebbe riguardato i soli moduli per i pontili forniti dalla ditta Trinacria, precisamente 2 su 40 installati. Mellea, inoltre, avrebbe occupato abusivamente mediante il posizionamento di c”orpi morti per ormeggi pontili  uno spazio demaniale marittimo  di 120 metri quadri non ricompreso nello specchio d’acqua del porto”. Le indagini della Procura di Catanzaro sono scattate in seguito all’esposto del legale rappresentante della Sud Metallica srl, produttrice di 28 dei 40 moduli di pontili galleggianti installati dalla Navylos, nel porto di Lido. Lo stesso ha riferito agli inquirenti di non aver mai consegnato alla società concessionaria la documentazione tecnica necessaria al collaudo delle opere. Le successive indagini della Guardia costiera hanno consentito di trovare riscontri nelle dichiarazioni della parte offesa, facendo emergere il presunto falso nei verbali di visita e di collaudo. I legali Enzo De Caro, Armodio Migali e Vitaliano Leone hanno già annunciato il ricorso in appello al Tribunale del Riesame. (g. p.)

© Riproduzione riservata

TI POTREBBE INTERESSARE
I carabinieri hanno anche denunciato un uomo di 41 anni per la stessa ipotesi di reato
L'esplosione, avvertita dai residenti, ha causato danni alla saracinesca esterna del locale e a parte della vetrina
Il 30 novembre prossimo scadono i termini per la presentazione
Meno uno al giorno più atteso: Aquile e Lupi si ritroveranno in B a distanza di 33 anni dall'ultima volta
Il primo cittadino ne ha dato notizia in un post su Facebook e ha contemporaneamente proclamato il lutto cittadino
Il fratello, che viaggiava con lui in auto, è stato portato in ospedale con ferite lievi
Nelle carte dell'inchiesta della Procura di Catanzaro le dichiarazioni del liquidatore della società che accusa i professionisti
Attualmente la circolazione è deviata in loco. Sul posto sono presenti ambulanza, le squadre Anas e le Forze dell'Ordine
I casi denunciati sono quattro: l'uomo avrebbe commesso il reato nel corso delle visite mediche a cui sottoponeva le donne
I due ora, madre e bambino, sono stati allontanati dal nucleo familiare e resteranno in una struttura protetta
RUBRICHE

Calabria7 utilizza cookie, suoi e di terze parti, per offrirti il miglior servizio possibile, misurare il coinvolgimento degli utenti e offrire contenuti mirati.

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Catanzaro n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019.

Direttore Responsabile Mimmo Famularo
Caporedattore Gabriella Passariello

Calabria7 S.r.l. | P.Iva 03674010792

2023 © All rights reserved