Inchiesta a Forlì, arrestato l’assessore regionale Marcello Minenna: è ai domiciliari

Ai domiciliari per fatti che risalirebbero non alla sua attività nella giunta Occhiuto ma da capo delle Agenzie delle Dogane
Marcello Minenna

Marcello Minenna, assessore regionale della giunta Occhiuto, è agli arresti domiciliari per un’inchiesta coordinata dalla Procura di Forlì sull’approvvigionamento delle mascherine. Fatti risalirebbero a marzo del 2020 quando Minenna era a capo dell’Agenzie delle Dogane. Minenna è stato nominato assessore regionale in Calabria lo scorso mese di gennaio con delega all’ambiente e alla programmazione unitaria europea

L’ipotesi accusatoria

L’ipotesi accusatoria

L’accusa è corruzione e vede coinvolto, assieme a Minenna, l’imprenditore Gianluca Pini. I due avrebbe concluso un patto per il quale Pini avrebbe promesso a Minenna di accreditarlo nel partito “Lega Salvini Premier” in modo che venisse considerato un manager legato al movimento e gli avrebbe promesso la riconferma della nomina a direttore generale dell’Agenzia delle Dogane a seguito del cambio del governo. Minenna, da parte sua, avrebbe accettato le promesse di accreditamento nella Lega e di riconferma della nomina “in cambio dell’asservimento della sua funzione pubblica agli interessi privati dell’imprenditore Pini”. In particolare, l’allora direttore generale, “a fronte delle richieste di intervento di Pini in occasione delle importazioni di merci per il contrasto al Covid-19” si sarebbe messo al servizio di Pini intervenendo con gli uffici territoriali per risolvere il problema dell’imprenditore.

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