Il processo per la morte di Costantino Bevacqua, investito nel piazzale del Corriere Bartolini nella sede di Marcellinara il 4 febbraio 2010, si è concluso nella giornata del 18 settembre con l’assoluzione di tutti gli imputati. Si tratta dell’imprenditore Francesco Pirritano, titolare dell’omonima ditta individuale (difeso dall’avvocato Arturo Bova); di Massimo Cappellano, autista del veicolo industriale di proprietà della ditta Pirritano Francesco, che investì in fase di retromarcia Bevacqua, difeso dall’avvocato Anselmo Torchia e di Mario Imbrenda, responsabile della sede di Marcellinara della ditta Ionica Trasporti srl, appaltatrice della ditta madre Bartolini spa, difeso dagli avvocati Nunzio Raimondi e Gino Bottiglioni (Foro di Bologna).
Gli imputati erano accusati di omicidio colposo
L’accusa per tutti gli imputati era di omicidio colposo. Il pubblico ministero, al termine dell’udienza del 27 febbraio scorso, aveva chiesto la condanna alla pena di anni due e mesi quattro di reclusione per Cappellano e alla pena di anni due di reclusione per Pirritano. Lo stesso pm aveva avanzato richiesta di assoluzione per tutti gli altri imputati. Il giudice Teresa Lidia Gennaro, al termine del processo, ha invece dato ragione alle tesi delle difese e ha assolto anche gli imputati Pirritano, con la formula perché il fatto non sussiste, e l’imputato Cappellano, con la formula perché il fatto non costituisce reato.