Incidente Rende, Colamaria: “Calabria non può continuare a piangere suoi figli”

“Strade killer, dalla Statale 106 alla Silana-Crotonese, la Calabria non può continuare a piangere i suoi figli e ad assistere inerme a queste stragi. Serve una maggiore sensibilizzazione dal basso al rispetto del codice della strada. Le istituzioni facciano la loro parte: garantire maggiore sicurezza.” È quanto chiede il responsabile provinciale dell’Unione per la Difesa dei Consumatori di Cosenza Ferruccio Colamaria, esprimendo, con il presidente Nazionale Udicon, Denis Nesci, vicinanza alle famiglie dei quattro ragazzi morti a seguito del sinistro letale che li ha coinvolti nei giorni scorsi sulla SS 107 di Rende.

L’incidente avvenuto durante la notte dello scorso sabato a Rende – dichiara il Presidente Nesci – è stato fatale per la vita di 4 ragazzi maggiorenni appena il conducente dell’altra auto, un 33enne rimasto ferito, è risultato positivo al test antidroga ed ora sta alla magistratura della Procura di Cosenza accertare se le sostanze stupefacenti siano state causa determinante nello scontro. Da anni ci impegniamo con iniziative e convegni sulla sicurezza stradale per sensibilizzare i giovani sull’importanza di non commettere imprudenze alla guida, dove anche solo una piccola distrazione può rivelarsi fatale. Siamo vicini alle famiglie delle vittime – aggiunge – e speriamo che venga fatta chiarezza sull’accaduto quanto prima, anche se nessuno potrà ridare loro ciò che quello scontro gli ha tolto. D’altro canto, sono ancora tanti, troppi gli incidenti che avvengono su quel tratto di strada della Statale 107 Silana-Crotonese, tra gli svincoli di Piano Monello e Saporito, basti pensare che il giorno dopo questa tragedia si è verificato un altro incidente, nello stesso punto dove hanno perso la vita i giovani, questa volta senza feriti.

L’incidente avvenuto durante la notte dello scorso sabato a Rende – dichiara il Presidente Nesci – è stato fatale per la vita di 4 ragazzi maggiorenni appena il conducente dell’altra auto, un 33enne rimasto ferito, è risultato positivo al test antidroga ed ora sta alla magistratura della Procura di Cosenza accertare se le sostanze stupefacenti siano state causa determinante nello scontro. Da anni ci impegniamo con iniziative e convegni sulla sicurezza stradale per sensibilizzare i giovani sull’importanza di non commettere imprudenze alla guida, dove anche solo una piccola distrazione può rivelarsi fatale. Siamo vicini alle famiglie delle vittime – aggiunge – e speriamo che venga fatta chiarezza sull’accaduto quanto prima, anche se nessuno potrà ridare loro ciò che quello scontro gli ha tolto. D’altro canto, sono ancora tanti, troppi gli incidenti che avvengono su quel tratto di strada della Statale 107 Silana-Crotonese, tra gli svincoli di Piano Monello e Saporito, basti pensare che il giorno dopo questa tragedia si è verificato un altro incidente, nello stesso punto dove hanno perso la vita i giovani, questa volta senza feriti.

Bisogna che chi di dovere si adoperi quanto prima per mettere quel tratto in sicurezza – conclude Nesci – specialmente se bagnata, quella strada crea troppi pericoli e non possiamo aspettare inermi il prossimo lutto. Il dolore provato dalla Città di Cosenza all’indomani dell’incidente mortale e le saracinesche abbassate per il dichiarato lutto cittadino – dichiara Colamaria – sono immagini che non possono e devono continuare a ripetersi. Quel tratto di Statale è un pericolo ma bisogna continuare a diffondere messaggi di sensibilizzazione sul tema della sicurezza stradale, alla luce dei numeri esorbitanti di incidenti che avvengono ogni giorno. Lo scorso anno siamo stati impegnati proprio a Rende con l’iniziativa #BevoSoloSeNonGuido, informando i giovani sulle conseguenze non solo dal punto di vista della salvaguardia della salute, ma anche penale. Non bisogna mettersi alla guida quando non si è lucidi perché – conclude – oltre ad essere un pericolo per se stessi si è un pericolo per gli altri.

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