“Non si può continuare a contare i morti sul lavoro. Oggi l’ennesimo episodio tragico che ha visto la morte di un giovane padre di famiglia Agostino Filandro, nel porto di Gioia Tauro, un tragico destino che sconvolge tutta la comunità portuale e i cittadini che lo conoscevano. L’ennesima morte sul lavoro non può essere considerata solo una tragica fatalità”. E’ quanto si legge in una nota di Cgil, Cisl e Uil della Calabria e delle confederazioni di categoria. “Le dinamiche e le cause dell’incidente sono in corso di accertamento da parte di tutte le autorità competenti. Occorre che gli organismi preposti alla vigilanza ed al controllo sui luoghi di lavoro – prosegue la nota – facciano rispettare le norme sulla prevenzione e sulla sicurezza, le imprese sono chiamate alla responsabilità sociale investendo sulla sicurezza dei lavoratori. Ed a tutte le istituzioni competenti, l’attivazione di un presidio sanitario h 24 365 giorni l’anno all’interno del Porto non è più rinviabile”. Cgil Cisl e Uil ritengono “non più differibile l’immediata convocazione da parte della Giunta regionale, attraverso il Dipartimento della Salute, del tavolo di coordinamento sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. È da qualche anno che abbiamo chiesto alla Giunta regionale un tavolo interforze alla luce dell’intollerabile incremento delle morti sul lavoro, confronto oggi non più rinviabile. Cgil Cisl Uil e le categorie Filt Fit Uilt esprimono profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia di Agostino”.