Incontro sui profughi ucraini, Minasi: “Non solo accoglienza ma anche supporto”

Secondo l'assessore regionale Tilde Minasi "serve anche supporto per chi è costretto a lasciare la propria terra"
profughi ucraini

“Il soccorso e l’assistenza per l’accoglienza alla popolazione in arrivo dall’Ucraina rappresenta, in questo frangente, una priorità umanitaria cui tutti dobbiamo rivolgere la massima attenzione possibile. Proprio per questo ho ritenuto fondamentale confrontarmi con i diversi attori territoriali, che a differenti livelli, possono fornire tutto il supporto da dedicare ad una comunità che sta lasciando con sofferenza, e senza voltarsi indietro, la propria terra dilaniata dalla guerra”. Lo ha detto l’assessore regionale al Welfare Tilde Minasi a margine del meeting convocato in qualità di componente del tavolo di crisi.

I partecipanti

I partecipanti

Una riunione cui hanno partecipato il Centro Servizi Volontariato regionale, il Forum del Terzo Settore, i rappresentanti della Caritas regionale e della Consulta del volontariato di Protezione Civile, il direttore generale Roberto Cosentino, Domenico Costarella della presidenza della Giunta, Renato Gaspari, funzionario del dipartimento e Sisto Milito dirigente tecnico del dipartimento salute.

Coordinare gli interventi

“L’incontro – ha precisato Tilde Minasi – si è reso urgente e doveroso per coordinare gli interventi che verranno anche guardando al bando, che a breve prenderà forma ufficiale, redatto dal dipartimento nazionale di Protezione Civile in virtù dell’ospitalità da programmare per il popolo ucraino e destinato alle associazioni del terzo settore e di natura ecclesiastica. Ovviamente non parliamo solo di un’accoglienza tout court, poiché questa presuppone tutta una serie di interventi e servizi che devono essere correlati e connessi, dal momento che i bisogni di chi arriva sono, come è naturale che sia, variegati”.

“Creare una condizione ottimale”

“Sulla base, quindi, delle esigenze che potrebbero manifestarsi nei prossimi giorni, e credendo fermamente che anche la regione Calabria debba essere in prima linea per affrontare quest’emergenza – ha concluso l’esponente della giunta Occhiuto – ho voluto cominciare a lavorare ed organizzare insieme alle realtà che potrebbero essere direttamente coinvolte nei processi degli arrivi e dell’ospitalità, trovando degli interlocutori pronti ad attivarsi, insieme all’ente regionale, affinché chi cercherà speranza e salvezza anche nella nostra terra, possa, allo stesso tempo, trovare un contesto sociale preparato e predisposto a creare per loro una condizione ottimale”.

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