Sospesa dal posto di lavoro e privata della retribuzione per essersi rifiutata di sottoporsi al vaccino anti-Covid. E’ quanto disposto dall’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro nei confronti di un’infermiera in servizio nell’Unità operativa di Medicina Trasfusionale del “Pugliese-Ciaccio”. La delibera porta la data del 20 luglio 2021 e applica il decreto legge varato pochi mesi fa. A segnalare il caso alla Commissione straordinaria è stato il responsabile dello stesso reparto che ha posto la questione all’attenzione del direttore sanitario e da qui anche al Covid manager dell’Asp e all’ufficio di gestione delle risorse umane. La donna sarebbe stata invitata anche formalmente a effettuare il vaccino ma, al termine dei cinque giorni dalla comunicazione ufficiale, non è arrivata alcuna risposta ed è stato avviato il procedimento disciplinare.
Sospensione fino all’assolvimento dell’obbligo vaccinale
Sospensione fino all’assolvimento dell’obbligo vaccinale
A seguito di ulteriori controlli, è emerso anche che l’infermiera non soffre di particolari patologie che possano in qualche modo essere controindicate. Inevitabile la sospensione dal servizio e dalla retribuzione per violazione della legge sulla tutela della salute pubblica che riguarda proprio “gli operatori sanitari che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali pubbliche e private”. La sospensione è a tempo indeterminato “fino all’assolvimento dell’obbligo vaccinale” o “fino al completamente del piano vaccinale nazionale”.