Infermieri idonei vs precari: “In Calabria si gioca a fare i furbetti”

“Perché, quando in Calabria si inizia ad adottare la legge c’è sempre qualcuno che batte i pugni per ottenere con le proteste quello che a qualcun altro spetta di diritto?! Ebbene sì, siamo ancora qui a parlare di precari e di idonei. I primi pretendono “un posto” di lavoro attraverso la stabilizzazione, i secondi meritano e attendono “il posto” di lavoro. Per chiarire le idee a chi non vuol vedere i fatti come stanno, ma anche alla popolazione generale che, non essendo del mestiere, crede che i precari, che tanto rumore stanno facendo, siano le vittime della situazione mentre degli idonei nessuno sa niente, interveniamo noi idonei che ci siamo stancati di sentir dire che i precari stanno subendo un’ingiustizia in quanto sono loro che hanno garantito i LEA e quindi spetta loro la stabilizzazione.”

Lo affermano in una nota gli infermieri Idonei della graduatoria AO Annunziata di Cosenza.

Lo affermano in una nota gli infermieri Idonei della graduatoria AO Annunziata di Cosenza.

“I LEA, per chi non lo sapesse, sono prestazioni sanitarie di base che devono essere garantite a tutti i cittadini sul territorio nazionale sotto pagamento di una quota irrisoria detta ticket o gratuitamente. I precari infatti sono coloro che hanno lavorato per anni a tempo “determinato” per chiamata da una graduatoria stilata per soli titoli, e che hanno avuto, per necessità aziendali, ma anche per loro fortuna, un rinnovo contrattuale nel tempo. In cambio delle loro prestazioni hanno ovviamente ricevuto una retribuzione, e quindi non è che, al contrario di quanto vogliono fare credere si sono sacrificati per l’azienda o per l’amore dei concittadini garantendo i famosi LEA! Inoltre se hanno firmato un contratto a tempo “determinato” significa che erano consapevoli che scaduto il termine, sarebbero dovuti andare a casa, visto che per legge (art. 97 della Costituzione Italiana) si accede all’assunzione a tempo indeterminato solo per superamento di Concorso Pubblico.

Infine, vorremmo sottolineare che sui contratti a tempo determinato e/o per sostituzioni c’è esplicitamente scritto che non si possono tramutare MAI in indeterminato, e anche di questo erano quindi consapevoli. I precari che invece potevano essere stabilizzati attraverso la famosa legge Madia, cioè coloro che al 2017 possedevano determinati requisiti, così come legge vuole, sono già stati tutti stabilizzati. Perciò tutti gli altri che si definiscono precari, altro non sono che “incaricati”, e non hanno i requisiti per la stabilizzazione. Arriviamo agli idonei. Chi sono costoro? Gli idonei, sono coloro che dopo essersi iscritti ad un bando di concorso pubblico, aver pagato una quota di iscrizione, ed aver superato 4 prove (preselezione, prova scritta, prova pratica e orale) si sono guadagnati il posto in una graduatoria stilata quindi per meriti e anche per titoli.

Secondo varie sentenze del Tar ma anche secondo quanto affermato dalla nostra Costituzione, in presenza di graduatorie di idonei attive, non si può continuare a rinnovare i contratti ai precari ma bisogna assumere, anche per eventuali assunzioni a tempo determinato (purché per un periodo temporaneo) dalla graduatoria degli idonei, così come tra l’altro avviene ed è garantito in tutta Italia. Ma in Calabria no! Si gioca a fare i furbetti, perché purtroppo è questo il sistema malato che ci ha portato alla deriva. In Calabria le cose si ottengono con le proteste sostenute dal politico (o meglio politicante) di turno forse con la promessa di continui rinnovi fino ad una modifica di leggi preesistenti, visto che numerosi politicanti compreso il sindaco della città di Catanzaro, il signor. Abramo, stanno facendo dichiarazioni di voler appoggiare i precari chiedendo al Ministro Speranza una modifica della legge Madia…in barba alla Costituzione che sostiene che NON bisogna contribuire al rinnovo del precariato.. e quindi il motto è: “che vinca il più protetto”…altro che legge…

Peccato per loro che le graduatorie degli idonei sono attive da molti mesi prima dei continui rinnovi dei loro contratti, pertanto il perpetuarsi di questa situazione è anticostituzionale e dovrebbe essere finalmente posto un freno! Tutto questo ci indigna parecchio, perché spesso la situazione è stata posta dal punto di vista della pietà e non da un punto di vista legislativo. Spesso infatti abbiamo sentito parlare di precari come padri e madri di famiglia che non riescono ad arrivare a fine mese per pagare le bollette, e secondo voi, gli idonei chi sono?! Siamo tutti esseri umani che abbiamo necessità del lavoro, con i propri problemi e i propri bisogni.

Anzi , spesso, accade che chi è idoneo, si trova a lavorare a tempo determinato/indeterminato in realtà lavorative estere o dall’altra parte della Calabria, e per poter tornare nella propria terra ha dovuto superare l’ennesimo concorso, ma a quanto pare neanche questo basta, perché se i precari, che pure hanno avuto l’occasione di partecipare al concorso, addirittura anche con la riserva dei posti (si veda concorso Infermieri AO Annunziata Cosenza con riserva del 50% per il personale precario), ma non sono stati in grado di superarlo ora pretendono un posto di lavoro sotto casa…bhè siamo proprio alla frutta! A voi tutte le considerazioni finali del caso, ma abbiate coscienza e sentimento di onestà per valutare se volete cambiare il futuro della vostra Calabria, per i vostri figli.”

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