di Nico De Luca – In occasione della giornata mondiale per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, celebrata ieri domenica 28 aprile, l’Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro ha presentato i risultati di un indagine in cui in base agli infortuni mortali sul lavoro in rapporto a quelli denunciati, la classifica nazionale vede tristemente primeggiare la provincia di Crotone, con 6,3 casi mortali ogni 1000.
IL DETTAGLIO CALABRESE
IL DETTAGLIO CALABRESE
Undici i casi letali verificatisi nel 2018 a fronte di nessuno nel 2017; peggio ha fatto Cosenza con 12 decessi (+9 rispetto all’anno precedente); e così Catanzaro con 8 (+3) e Vibo Valentia con 5 (+3). Migliora il dato solo Reggio con 5 eventi fatali, 4 in meno del 2017.
Il totale regionale per la Calabria segna un preoccupante + 22, vale a dire 41 decessi rispetto ai 19 del 2017. Altissima l’incidenza di mortalità, attesochè nel 2018 la Calabria ha segnalato 8.760 infortuni sul lavoro, 53 in meno dell’anno precedente, quando erano stati 8.813 con un trend positivo sceso di molto negli ultimi anni.
Nell’analisi singola per provincia, Catanzaro e Reggio fanno segnare due lievi aumenti, con 3598 infortuni (+2 rispetto al 2017) nel capoluogo di regione e 843 (+39) nella città metropolitana. Diminuiscono di 6 denunce a Cosenza, 11 a Crotone e 45 a Vibo.
redazione Calabria7