Installa app su telefono per controllare ex, arrestato

I Carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro (Cosenza) hanno arrestato un bulgaro di 40 anni per atti persecutori, lesioni personali, danneggiamento e possesso ingiustificato di arma bianca. Nei giorni scorsi, l’ex compagna aveva denunciato l’uomo, che non si era rassegnato alla fine della loro storia da cui erano nati due figli, ancora minorenni.

L’uomo aveva iniziato a perseguitare la donna, arrivando a fare irruzione nell’abitazione dove questa vive con il nuovo compagno. Una volta all’interno della casa, dopo aver forzato la porta d’ingresso, l’uomo si era scagliato con un coltello a serramanico contro il nuovo compagno della sua ex, ferendolo, e poi colpendo la donna con schiaffi e pugni sul volto. Il giorno successivo, aveva anche riavvicinato la donna, picchiandola e minacciando che le avrebbe tagliato la testa se continuava a frequentare l’altro e intimandogli di fare rientro in Bulgaria entro 3 giorni. Il coltello descritto dalla donna è stato poi effettivamente trovato dai militari in casa del bulgaro, che, anche davanti ai carabinieri ha continuato a minacciare la ex. I militari hanno scoperto che l’uomo spiava la donna con una app, installato sul suo telefonino e che gli consentiva di localizzarla.

L’uomo aveva iniziato a perseguitare la donna, arrivando a fare irruzione nell’abitazione dove questa vive con il nuovo compagno. Una volta all’interno della casa, dopo aver forzato la porta d’ingresso, l’uomo si era scagliato con un coltello a serramanico contro il nuovo compagno della sua ex, ferendolo, e poi colpendo la donna con schiaffi e pugni sul volto. Il giorno successivo, aveva anche riavvicinato la donna, picchiandola e minacciando che le avrebbe tagliato la testa se continuava a frequentare l’altro e intimandogli di fare rientro in Bulgaria entro 3 giorni. Il coltello descritto dalla donna è stato poi effettivamente trovato dai militari in casa del bulgaro, che, anche davanti ai carabinieri ha continuato a minacciare la ex. I militari hanno scoperto che l’uomo spiava la donna con una app, installato sul suo telefonino e che gli consentiva di localizzarla.

La donna è stata adesso trasferita, insieme ai figli, in una casa d’accoglienza in una località protetta. L’uomo è invece nel carcere di Castrovillari.

Redazione Calabria 7

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