Insulti a sfondo razzista accompagnati da messaggi di morte. Sono apparsi sulla pagina Instagram di Adam Ounas, l’attaccante del Crotone calcio di origini algerine che ieri ha segnato un gol spettacolare nella gara del campionato di serie A contro Il Torino battuto per 4 a 2. È stato lo stesso calciatore del Crotone a denunciare l’episodio mostrando i commenti apparsi nella sua pagina social: “speriamo muori presto algerino di m…” e ancora “continua a rubare che è il tuo mestiere”, “torna in Africa a scappare dai leoni” sono alcuni dei messaggi incriminati. “È normale tutto questo?” si chiede Ounas. La società rossoblu dal canto suo sta pensando di adire le vie legali e presentare un esposto alla Procura della Repubblica.
“Tutta la società si schiera compatta al fianco di Adam, che ha già comunicato alle autorità l’intenzione di sporgere querela verso gli autori del deprecabile gesto, e fungere da deterrente affinché simili episodi non si ripetano mai più non solo nei suoi confronti, ma in nessuna parte del mondo” si legge in una nota della società mentre il presidente Gianni Vrenna ha preso ufficialmente le difese del suo giocatore: “Adam è qui con noi solo da qualche settimana ma lo abbiamo accolto a braccia aperte, rimanendo affascinati dal suo talento. Lo abbiamo sempre fatto con chiunque, e chi è venuto a Crotone si è sempre portato dietro ricordi importanti: arrivati quasi bambini, ripartiti uomini. La nostra società è una famiglia e da sempre condanniamo gesti che ancora oggi fatichiamo a comprendere. Adam è un professionista, ma anche un ragazzo come tanti: potrebbe essere un giovane delle serie dilettantistiche, un bambino delle nostre scuole calcio o non per forza un calciatore. Il razzismo deve, sempre e comunque, essere condannato in maniera chiara e forte. E non basta parlare del gesto di ‘pochi isolati’, ognuno deve avere una posizione inequivocabile, soprattutto chi come noi viene preso come esempio da milioni di bambini che sognano vedendo un pallone rotolare. Ounas è un calciatore, ma è soprattutto un ragazzo. A renderlo ‘diverso’ dagli altri è solo il talento”
“Tutta la società si schiera compatta al fianco di Adam, che ha già comunicato alle autorità l’intenzione di sporgere querela verso gli autori del deprecabile gesto, e fungere da deterrente affinché simili episodi non si ripetano mai più non solo nei suoi confronti, ma in nessuna parte del mondo” si legge in una nota della società mentre il presidente Gianni Vrenna ha preso ufficialmente le difese del suo giocatore: “Adam è qui con noi solo da qualche settimana ma lo abbiamo accolto a braccia aperte, rimanendo affascinati dal suo talento. Lo abbiamo sempre fatto con chiunque, e chi è venuto a Crotone si è sempre portato dietro ricordi importanti: arrivati quasi bambini, ripartiti uomini. La nostra società è una famiglia e da sempre condanniamo gesti che ancora oggi fatichiamo a comprendere. Adam è un professionista, ma anche un ragazzo come tanti: potrebbe essere un giovane delle serie dilettantistiche, un bambino delle nostre scuole calcio o non per forza un calciatore. Il razzismo deve, sempre e comunque, essere condannato in maniera chiara e forte. E non basta parlare del gesto di ‘pochi isolati’, ognuno deve avere una posizione inequivocabile, soprattutto chi come noi viene preso come esempio da milioni di bambini che sognano vedendo un pallone rotolare. Ounas è un calciatore, ma è soprattutto un ragazzo. A renderlo ‘diverso’ dagli altri è solo il talento”