Integrazione fra Pugliese-Ciaccio e Mater Domini, il commento di Abramo

Criteri spesa storica, Abramo: “Nuova amministrazione prosegua causa allo Stato"

“Varando le modifiche alla legge sull’integrazione fra le due Aziende ospedaliere di Catanzaro, la Pugliese-Ciaccio e la Mater Domini, proposte del presidente del Consiglio regionale, Domenico Tallini, l’assemblea di Palazzo Campanella ha posto le basi per superare i rilievi costituzionali e procedere al processo più importante per il sistema sanitario del capoluogo e dell’intera Calabria”.

Lo ha detto il sindaco, Sergio Abramo, ringraziando il presidente Tallini, la governatrice Santelli e l’intera aula che ha votato all’unanimità “queste modifiche che fissano tempi certi per l’integrazione e pongono le basi per arrivare, finalmente, al risultato auspicato da tutti e sul quale stavo spingendo da anni. Non c’è modo più incisivo di dimostrare l’attenzione nei confronti del capoluogo da parte della Regione e della governatrice Santelli”. “L’integrazione fra Pugliese-Ciaccio e Mater Domini, resa ancora più necessaria dall’emergenza coronavirus, è un atto formale e sostanziale che non poteva essere atteso oltre”, ha sottolineato Abramo, “sia per ampliare la capacità di intervento assistenziale del Pugliese, sia per armonizzare il versante assistenziale con quello della ricerca, garantendo in questo modo un ulteriore potenziamento dell’unica Facoltà di Medicina della Calabria, quella dell’Università Magna Graecia, e blindando, di conseguenza, le Scuole di specializzazione”.

Lo ha detto il sindaco, Sergio Abramo, ringraziando il presidente Tallini, la governatrice Santelli e l’intera aula che ha votato all’unanimità “queste modifiche che fissano tempi certi per l’integrazione e pongono le basi per arrivare, finalmente, al risultato auspicato da tutti e sul quale stavo spingendo da anni. Non c’è modo più incisivo di dimostrare l’attenzione nei confronti del capoluogo da parte della Regione e della governatrice Santelli”. “L’integrazione fra Pugliese-Ciaccio e Mater Domini, resa ancora più necessaria dall’emergenza coronavirus, è un atto formale e sostanziale che non poteva essere atteso oltre”, ha sottolineato Abramo, “sia per ampliare la capacità di intervento assistenziale del Pugliese, sia per armonizzare il versante assistenziale con quello della ricerca, garantendo in questo modo un ulteriore potenziamento dell’unica Facoltà di Medicina della Calabria, quella dell’Università Magna Graecia, e blindando, di conseguenza, le Scuole di specializzazione”.

Il sindaco ha sottolineato come “la creazione di un’azienda unica, tramite questa fondamentale integrazione fra il più grande ospedale hub della regione e il Policlinico universitario, sia un passaggio essenziale per l’intero sistema sanitario calabrese che potrebbe contare, finalmente, su un’azienda ospedaliera-universitaria più razionale sia in termini di costi che di organizzazione, più efficiente e moderna. Verrebbero così valorizzate ancora di più – ha aggiunto Abramo – le grandi professionalità del Pugliese-Ciaccio e della Mater Domini, ma le ricadute positive riguarderebbero l’indotto economico e, soprattutto, i servizi offerti all’utenza. La pandemia ha messo di fronte la sanità calabrese di fronte a una nuova sfida – ha concluso – e l’integrazione è un aspetto essenziale per rispondere a questa sfida”.

“Il voto unanime del Consiglio regionale sulle modifiche alla legge sull’integrazione fra Pugliese-Ciaccio e Mater Domini, è una vittoria politica del sindaco Sergio Abramo”.

Lo hanno affermato i consiglieri del gruppo Catanzaro con Abramo, Rosario Mancuso, Demetrio Battaglia, Carlotta Celi, Enrico Consolante, Luigi Levato, Filippo Mancuso, Giuseppe Pisano e Fabio Talarico, e l’assessore Franco Longo. “Non possiamo che essere soddisfatti della decisione del Consiglio regionale su proposta del presidente dell’assise, Domenico Tallini, d’intesa con il sindaco Abramo: non poteva essere lanciato un segnale migliore di questo, nei confronti del capoluogo calabrese, da parte della governatrice Santelli e della sua maggioranza di centrodestra.

L’atto varato nella nottata fra lunedì e martedì ha consentito, infatti, di rimuovere dal testo della legge i profili di incostituzionalità garantendo quello che lo stesso sindaco Abramo aveva chiesto da tempo.

Avere tempi certi, e fare in fretta, per arrivare all’effettiva integrazione fra le due aziende ospedaliere di Catanzaro”. I consiglieri e l’assessore di Catanzaro con Abramo hanno infatti sottolineato: “Non possiamo non ricordare tutte le riunioni che proprio Abramo aveva convocato, insieme all’ex commissario per l’attuazione del Piano di rientro nella sanità, Scura, negli uffici di Palazzo Alemanni. Incontri operativi che avevano coinvolto praticamente tutta la rappresentanza politica catanzarese, a livello regionale e non solo, con l’esclusivo obiettivo di centrare un risultato importantissimo per la città e il suo sistema sanitario”.

“Ora che il Consiglio regionale ha ratificato il superamento di uno stallo che avrebbe potuto essere esiziale, vista e considerata la crisi causata dal coronavirus, possiamo dire – hanno aggiunto -, che quel percorso coraggiosamente e ostinatamente promosso dal primo cittadino, trovando larghissime sponde nell’aula di Palazzo Campanella, a partire dal presidente Tallini, ha imboccato il rettilineo che conduce al traguardo dell’interesse assoluto della sanità catanzarese, delle sue realtà assistenziali e di ricerca, della sua Facoltà di Medicina, delle professionalità che lavorano in quelle strutture, delle innumerevoli utenze che, ogni giorno, si rivolgono ai nostri ospedali e che, grazie all’integrazione, potranno contare su un sistema più razionale, efficiente ed efficace”.

“Con l’approvazione delle modifiche alla legge regionale necessarie per “blindare” definitivamente l’integrazione tra le aziende ospedaliere Pugliese-Ciaccio e Mater Domini, da Palazzo Campanella è arrivato un impulso decisivo per portare avanti un percorso fondamentale per rafforzare e valorizzare le eccellenze sanitarie del Capoluogo. Catanzaro città della salute non è un semplice slogan, ma è un obiettivo programmatico che – sostenuto con convinzione anche dal sindaco Sergio Abramo – per tanto tempo è rimasto solo sulla carta ed ha trovato difficoltà nel suo percorso di definizione.”

Dichiarazione di Ivan Cardamone e dei capigruppo Roberta Gallo (Forza Italia), Andrea Amendola (Obiettivo Comune) e Lorenzo Costa (Officine per il Sud). “Oggi l’impegno condiviso dalle istituzioni, insieme ai commissari e ai dirigenti dei presidi sanitari, ha trovato un traguardo da cui ripartire con determinazione per dare corpo al progetto dell’integrazione. Tutto questo è stato possibile grazie all’abnegazione e alla risolutezza del Presidente del Consiglio regionale, Domenico Tallini, che in pochissimo tempo dal momento del suo recente insediamento, ha portato la proposta all’attenzione dell’assemblea per dare il via libera ai correttivi indispensabili per superare i rilievi sollevati dalla Corte Costituzionale.

Una prima prova pratica della sinergia tra le aziende ospedaliere è arrivata, causa forza maggiore, dall’emergenza Covid-19 rispetto alla quale, grazie alla collaborazione e alla disponibilità delle diverse professionalità attive sul campo, è stato possibile garantire una gestione più efficace delle problematiche sanitarie. Stessa efficacia che potrà essere raggiunta mettendo a regime, dal punto di vista organizzativo e logistico, tutto ciò che è stato sancito dalla legge regionale che istituisce l’azienda unica ospedaliera. Questa premessa ci fa, quindi, guardare con fiducia e ottimismo ai prossimi passi da compiere verso importanti traguardi”.

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