di Danilo Colacino – Il ‘balletto’ dei rappresentanti reggini a Palazzo Campanella, che prima avrebbero apposto la firma salvo poi fare marcia indietro sul centro Coronavirus in coma ai Tre Colli.
Ecco cosa è emerso, fra le altre cose, dalle parole pronunciate stamani nella Sala Concerti del Comune del capoluogo dal presidente del consiglio regionale Mimmo Tallini, protagonista della conferenza stampa convocata per esprimere soddisfazione rispetto all’integrazione delle aziende ospedaliere Mater Domini e Pugliese-Ciaccio varata lunedì sera in Aula nell’Astronave di via Cardinale Portanova in riva allo Stretto.
Ecco cosa è emerso, fra le altre cose, dalle parole pronunciate stamani nella Sala Concerti del Comune del capoluogo dal presidente del consiglio regionale Mimmo Tallini, protagonista della conferenza stampa convocata per esprimere soddisfazione rispetto all’integrazione delle aziende ospedaliere Mater Domini e Pugliese-Ciaccio varata lunedì sera in Aula nell’Astronave di via Cardinale Portanova in riva allo Stretto.
Un’occasione, quella di una manciata di ore fa, che ha quasi fatto emergere il partito dei consiglieri catanzaresi, indipendente da logiche di appartenenza e casacche varie.
Idillio rotto soltanto da qualche piccola frizione fra Tallini e Libero Notarangelo su aspetti specifici di un ospedale (o presidio clinico) cittadino, riservato alla cura del Covid-19 e dalle precisazioni di Francesco Pitaro sul ruolo del Pugliese.
A riguardo va riferito che Notarangelo, da radiologo con un’esperienza ultratrentennale in Italia e all’estero, ha messo in risalto la necessità di un approccio terapeutico al Sars-CoV-2 poli-specialistico, e quindi forse non efficacemente fronteggiabile in un unico Centro non pluri-specializzato.
Mentre Pitaro ha affermato: “Va benissimo il rafforzamento del ruolo dell’Università Magna Graecia, ma mai a discapito del Pugliese”.
Nessuna polemica particolare da parte loro, per carità.
Bensì, viceversa, un confronto meno ‘mieloso’ rispetto ai colleghi Filippo Pietropaolo e soprattutto Filippo Mancuso.
Quest’ultimo ha infatti lodato su tutta la linea Tallini e il suo grande amico Sergio Abramo, lo stesso sindaco che ha fortemente voluto l’incontro odierno con i giornalisti, parlando di straordinaria vittoria di Catanzaro.
Tutto giusto e perfetto, allora, salvo l’assenza del governatore Jole Santelli, con ogni probabilità ‘evocata’ in maniera furba, per attirare più operatori dell’informazione possibile a un’iniziativa condotta ai tempi della pandemia.
Dato non marginale un aspetto venuto fuori sulle ‘rinfocolate e rinvigorite’ gelosie e invidie nei confronti di Catanzaro, che starebbe tornando baricentrica dopo anni (forse decenni) di subalternità a Reggio e Cosenza.
Se sia realmente così non lo sappiamo, ma di certo sarebbe molto grave un ostracismo del genere che va ‘disinnescato’.