ESCLUSIVA | Donato a C7: “Pronti a dialogare con Fiorita ma solo per il bene di Catanzaro”

Apertura di credito sulla base di alcuni obiettivi da raggiungere e per evitare che il sindaco diventi ostaggio di varie composizioni di maggioranza: "Sarebbe un danno per la città"
Comunali Catanzaro

di Mimmo Famularo – Giura di non aver rivendicato alcun posto in giunta, tantomeno nelle Partecipate; né di aver ricevuto proposte in tal senso. Precisa di non voler alcun allargamento della maggioranza e di non avviarsi verso un appoggio esterno, puntualizza di voler rimanere all’opposizione ma dai banchi della minoranza, dopo una sollecitazione “responsabile” di Nicola Fiorita, tende una mano per il bene di Catanzaro. Valerio Donato raccoglie l’appello e conferma l’apertura di credito nei confronti del sindaco  sulla base di alcuni obiettivi che possono essere raggiunti insieme. Da postazioni differenti e con ruoli diversi. Un tempo si sarebbe parlato di “convergenze parallele”. In un’intervista esclusiva rilasciata a Calabria7 il diretto interessato chiarisce la sua posizione e, a scanso di equivoci, sottolinea: “Io sono stato deputato a fare l’opposizione e in una condizione di opposizione rimarrò ma mi rendo conto – afferma Valerio Donato – che le maggioranze che si formano in Consiglio sono variabili e c’è il rischio che in cinque anni Fiorita possa essere ostaggio di varie composizioni di maggioranza. Ora avere una città che in cinque anni galleggia in questi termini sarebbe un danno per l’intera comunità. Io da subito mi sono dichiarato disponibile a elaborare progetti che siano di interesse generale e che possano trovare consenso nel Consiglio comunale senza assumere posizioni di maggioranza, né in giunta, né in partecipate, né ipotesi di appoggio o sostegno della maggioranza. In una posizione di minoranza vorrei contribuire a che questa città non cada definitivamente nel burrone”.

– Il concetto è chiaro: nessuna “compromissione” con la maggioranza. Ma su quali basi intendete dialogare per il bene di Catanzaro?

– Il concetto è chiaro: nessuna “compromissione” con la maggioranza. Ma su quali basi intendete dialogare per il bene di Catanzaro?

“A mio avviso sono diversi i punti nodali che devono essere affrontati. In primo luogo la macchina amministrativa in senso ampio: le politiche del personale, l’organizzazione degli uffici e i rapporti che si devono instaurare tra Comune e Partecipate. Tra queste è particolarmente importante il ruolo della Catanzaro Servizi. Il rapporto può diventare virtuoso se utilizzato come la macchina principale di alcune attività per cittadini e utenti. In questo momento siamo al mero appalto e cioè: il Comune affida dei lavori e paga la Catanzaro Servizi ma questo corrispettivo è gravato da Iva. Su 6 milioni all’anno che escono dalle casse di Palazzo de Nobili, un milione e 200mila euro è soltanto di Iva. Significa che il Comune perde annualmente oltre un milione di euro. Secondo il modello che io propongo la Catanzaro servizi deve divenire, per regolamento, concessionaria di alcuni servizi: pubblicità e affissioni, cimiteriale, verde pubblico, riscossione dei tributi. Così riceverebbe i corrispettivi dagli utenti e non dal Comune che, a sua volta, guadagnerebbe 1milione e 200mila euro che potrebbero essere destinati ad altri fini”. 

– Che segnali sono arrivati da Fiorita e compagni?

“Il dialogo con Fiorita è aperto ed è pubblico. Io faccio proposte in Consiglio e mi è sembrata di ampia disponibilità al dialogo per eventualmente raccogliere quelle che sono le nostre idee. Ovviamente bisogna vedere sul campo come questa disponibilità si svilupperà”. 

– Come giudica quindi i primi cento giorni di amministrazione Fiorita?

“Non positivamente. In questi primi cento giorni Fiorita è stato aggredito da una molteplicità di urgenze a cui deve fare fronte ma al contempo non vedo la strutturazione di una programmazione capace di affrontare con ordine i tanti problemi di cui soffre la città. Se prima non si affrontano i temi della macchina amministrativa o delle finanze qualunque problema diventerà insormontabile e difficile. E’ preferibile che uno stia fermo per due o tre mesi per affrontare queste problematiche per poi poter fare camminare la macchina velocemente. Questo è un Comune difficile sia per le carenze di finanziamento generale, sia per i debiti che gravano sull’Ente. E’ una condizione di difficoltà notevole ma io penso che organizzando meglio le cose alcuni problemi possano essere risolti nel breve periodo”.

– Non è che si sta passando dal “campo minato” su quale cammina Fiorita al “campo largo” con il velato sostegno di Donato?

 “Io ritengo che le casacche sono un male della politica in questo momento. Bisogna affrontare i problemi che sappiamo e proporre delle soluzioni. E’ un approccio alla politica nel senso più nobile. Fiorita in campagna elettorale ha mostrato un altro approccio facendo politica per senso di appartenenza. A me non piace fare politica così, perché questo modo di fare è stato semplicemente svantaggioso e penalizzante per il territorio di Catanzaro. Mi auguro che indipendentemente dalle ragioni in cui si dovesse convergere su alcune proposte si affrontino i problemi della città non per forma di appartenenza ma per aiutare un’intera comunità perché urge che Catanzaro riprenda il cammino. Se ci rinchiudiamo ancora nella logica dei partiti e della conflittualità tra gruppi tutto ciò sarà molto difficile”.

– A proposito di appartenenze, non c’è il rischio che Catanzaro rimanga isolata? Provincia, Regione e, adesso, anche Governo sono di centrodestra?

“Io non ho questa percezione. Vedo un presidente della Regione che sia pure orientato politicamente è molto interessato alla crescita di Catanzaro e il suo approccio è quello di una leale collaborazione tra istituzioni. Allo stesso modo, il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, ha sempre espresso grande interesse verso i progetti di sviluppo dell’amministrazione comunale. E per altro, Wanda Ferro ha manifestato, anche in Consiglio Comunale, la vicinanza alla città. Non penso si possano immaginare azioni ostative. Se così fosse i rappresentanti di queste istituzioni sarebbero certamente da criticare e da attaccare; ma al momento io non vedo ostacoli ‘ideologici’ contro Catanzaro, sol perché al governo c’è Fiorita”.

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