L’INTERVISTA/2 Donato e il disegno ‘nascosto’ di Fiorita: “I tecnici oggi, gli impresentabili domani”

Il prof dell'Umg boccia la giunta: "Non ha competenze tecniche e neanche capacità politiche". Sulla presidenza del Consiglio: "Disdicevole il comportamento del sindaco"
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di Mimmo Famularo – Le prime mosse di Nicola Fiorita non lo hanno convinto, men che meno gli uomini e le donne scelte dal neo sindaco nella squadra del governo. Valerio Donato risale in cattedra e dà un giudizio piuttosto severo sui primi passi mossi dal primo cittadino di Catanzaro. La giunta “tecnica” è bocciata per come è venuta fuori e per la sua composizione. Senza mezzi termini, il prof dell’Umg parla di competenze tecniche tutt’altro che elevate e fatica a intravedere nel nuovo corso varato da Fiorita anche capacità di natura politica. “Io penso – sostiene Donato – che ci sia un errore fondamentale secondo le promesse che ha fatto. Fiorita ha promesso a tutti gli elettori di esercitare un’azione di cambiamento sia nella politica, sia nell’amministrazione. Per cambiare la politica c’è bisogno di politici. Lui invece ha vantato questa giunta come competente tecnicamente ma per varare una giunta tecnica avrebbe potuto selezionare degli ottimi dirigenti a fare gli assessori. Il problema è che qui il cambio di marcia sarebbe stato necessario attraverso l’esercizio della politica, cioè un esercizio indirizzato a individuare le linee fondamentali di sviluppo affidando poi ai dirigenti l’attuazione. Peraltro aveva promesso che avrebbe scelto delle persone di elevatissima competenza tecnica ma non mi pare siano presenti in giunta figure del genere. Auspicavo per lo stesso ragionamento di prima che queste persone di elevata competenza tecnica avessero anche una capacità politica importante ma non intravedo in questi assessori neanche un’elevata competenza politica”.

Il doppio passo del tempo

Il doppio passo del tempo

Dietro questo presunto pastrocchio si nasconderebbe – secondo il pensiero di Valerio Donato – un disegno preciso. “Quest’amministrazione durerà a lungo. Secondo me per tutti i cinque anni perché, come è noto, nessuno ha voglia di andarsene a casa. La giunta è stata dichiarata a termine e anche questa è un’anomalia particolarmente significativa che fa vedere la mancanza di respiro politico. Se uno si promuove come il fautore del cambiamento significa che ha già le idee chiare con chi governare, per quanto tempo e per fare cosa. In verità questo doppio passo del tempo è semplicemente strumentale, a mio modo di vedere, per lasciare decantare la campagna elettorale e per poi successivamente allargare la maggioranza con ambienti che prima si consideravano di persone impresentabili in modo tale che l’opinione pubblica possa dimenticare il conflitto e le promesse che sono state fatte in campagna elettorale”

– Questa minoranza dovrà necessariamente diventare una maggioranza perché Fiorita possa governare.  L’anatra zoppa non rischia di mettere il sindaco sotto scacco?

No io penso proprio di no, se il Consiglio e la Giunta esercitano le loro prerogative come previsto per legge. Il Consiglio comunale ha il compito di adottare alcuni atti molto significativi come, per esempio, il Psc ed è arbitro incondizionabile per la fissazione di linee direttive. La Giunta è chiamata a dare la migliore attuazione possibile alle linee incidendo significativamente con delle decisioni che sfuggono al Consiglio. Io penso che questo potrebbe essere un modello ben realizzabile di amministrazione nel quale il Consiglio comunale con la sua maggioranza possa determinare alcune linee di indirizzo e la Giunta abbia la possibilità di attuare come meglio crede quelle linee senza inciuci e senza legami commerciali come sembra il mercato presentare in questo momento.

– Si era fatto anche il suo nome come presidente del Consiglio per assumere un ruolo di garanzia

Lo ho escluso inizialmente che potessi svolgere questo ruolo perché voglio esercitare le prerogative che mi sono state concesse dalla legge e dall’elettorato e quindi esprimere posizioni politiche di opposizione nei confronti di un governo cittadino che non stimo e a cui do scarsa affidabilità

– Avete individuato una figura all’interno dell’opposizione che poi è, allo stato, anche maggioranza?

Abbiamo identificato dei criteri ma spero che a brevissimo potremo definire anche il candidato alla presidenza.

– Quali sono questi criteri?

Maggiore consenso, esperienza in Consiglio comunale, equilibrio nella gestione istituzionale della carica perché sia garanzia per tutti

– Si dice che Fiorita stia puntando a prendersi anche la presidenza del Consiglio. Non le sembra le sembra alquanto singolare che le due principali cariche vadano allo stesso movimento. Bulimia? 

Io trovo molto disdicevole e in contrasto con tutte le regole sia dell’etica, sia della politica, sia del diritto che un sindaco eserciti con tanta protervia la propria carica. Almeno per come è stato riportato sugli organi di stampa e non è stato ancora smentito, Fiorita avrebbe detto che se non si voterà il suo candidato a presidente del Consiglio si dimetterà. Ora, al di là del fatto che nessuno crede a Fiorita che si dimette, Io penso che l’esercizio di potere utilizzato in maniera davvero indebita debba essere censurato fortemente. Se ha intenzione Fiorita di esercitare la carica di sindaco così per tutti i cinque anni, davvero a Catanzaro ci sarà la negazione della democrazia e la costituzione di un’aristocrazia della politica.

– La corsa alla presidenza del Consiglio come finirà?

Non so prevederlo ovviamente. Penso sia davvero disdicevole se sulla presidenza del Consiglio si facesse una contrattazione a mercato. L’optimum sarebbe stato se il Consiglio realmente avesse potuto discutere all’interno, tra i propri componenti. Una discussione molto ampia per individuare una carica istituzionale condivisa da tutti. Sarebbe davvero stato un bel segnale di cambiamento della politica senza far valere i rapporti di forza nel tentativo di trovare un arbitro che quanto più possibile fosse capace di tenere in ordine una discussione libera. Così non è stato perché da una lato c’è Fiorita che vuole prevaricare tutti i poteri costituiti, vuole minacciare e costringere ad un voto; dall’altro lato non può non esserci una reazione da parte della coalizione che è stata vicina a me nella competizione elettorale per rivendicare il ruolo della maggioranza in consiglio e affermare una propria presidenza

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