Dopogara Catanzaro-Trapani, Auteri pronto per i playoff. Noto si gode il terzo posto (VIDEO)

di Danilo Colacino – Un Catanzaro che forse ha provato invidia per l’asso italiano della racchetta Fabio Fognini, eroe di Montecarlo lo scorso 21 aprile dopo aver appunto vinto il torneo del Principato monegasco, ha messo sotto il Trapani con un tennistico 6-3. Un risultato – davvero inedito, maturato dopo un’incredibile remuntada concretizzata dal 3-1 al passivo, che aveva fatto veder le streghe ai circa 4.800 tifosi giallorossi presenti sugli spalti del Ceravolo – con cui le Aquile hanno ipotecato il terzo posto finale a spese di un fastidioso Catania.

Il primo, come di consueto a presentarsi in sala stampa, è stato un soddisfatto mister Gaetano Auteri, apparso assai meno teso di quanto non fosse quattro giorni fa in occasione del recupero giocato e vinto contro la Viterbese: “La partita di oggi è stato il fotogramma del nostro campionato, figlia di come siamo. Una squadra che prende troppi gol, ma con grande cuore. Pronti-via, infatti, ed ecco che abbiamo due gol al passivo. Ma abbiamo commesso una serie di errori, rischiando di compromettere la partita. Una pecca da non palesare in futuro. Ho avuto pure io timore, perché in questi casi si rischia di andare nella nevrosi. Attenzione, inoltre, alle gare da dentro o fuori che è vietato sbagliare. Comunque sia, speriamo di recuperare Statella, Casoli, D’Ursi, Kanoute e tutti quelli con qualche acciacco. Un ottimo dato è stato aver recuperato un afflato e una simbiosi con l’ambiente. E si percepiva da prima di scendere in campo. È un fattore importante. Il Catanzaro è della sua gente, che ho ringraziato al triplice fischio. Io però sono semplicemente un dipendente della società, che si limita a rivendicare solo il lavoro fatto e la sfortuna patita. Chiudo parlando – chiosa l’allenatore siciliano – in questa serie C in cui si attendono dodici minuti per dare il calcio di avvio, in virtù del principio della contemporaneità, considerato che dalle altre parti si perde tempo. Al di là di tutto siamo pronti per affrontare gli otto, che spero siano tali, incontri decisivi per la B”.

Il primo, come di consueto a presentarsi in sala stampa, è stato un soddisfatto mister Gaetano Auteri, apparso assai meno teso di quanto non fosse quattro giorni fa in occasione del recupero giocato e vinto contro la Viterbese: “La partita di oggi è stato il fotogramma del nostro campionato, figlia di come siamo. Una squadra che prende troppi gol, ma con grande cuore. Pronti-via, infatti, ed ecco che abbiamo due gol al passivo. Ma abbiamo commesso una serie di errori, rischiando di compromettere la partita. Una pecca da non palesare in futuro. Ho avuto pure io timore, perché in questi casi si rischia di andare nella nevrosi. Attenzione, inoltre, alle gare da dentro o fuori che è vietato sbagliare. Comunque sia, speriamo di recuperare Statella, Casoli, D’Ursi, Kanoute e tutti quelli con qualche acciacco. Un ottimo dato è stato aver recuperato un afflato e una simbiosi con l’ambiente. E si percepiva da prima di scendere in campo. È un fattore importante. Il Catanzaro è della sua gente, che ho ringraziato al triplice fischio. Io però sono semplicemente un dipendente della società, che si limita a rivendicare solo il lavoro fatto e la sfortuna patita. Chiudo parlando – chiosa l’allenatore siciliano – in questa serie C in cui si attendono dodici minuti per dare il calcio di avvio, in virtù del principio della contemporaneità, considerato che dalle altre parti si perde tempo. Al di là di tutto siamo pronti per affrontare gli otto, che spero siano tali, incontri decisivi per la B”.

Ha parlato anche il presidente Floriano Noto: “Quando mancano i risultati è fisiologica l’amarezza, in ogni ambito della vita. Ma lo sono anche le eccessive polemiche e le chiacchiere su fatti inesistenti riguardanti direttore sportivo, allenatore e ragazzi, che invece sono tutti professionisti esemplari. Anzi, vi svelo pure che ci sono giocatori i quali mi chiamano papà. Certo, la piazza voleva grossi nomi e noi invece abbiamo in casa un D’Ursi abbondantemente in doppia cifra nella classifica cannonieri. Senza contare che siamo terzi davanti a un Catania che oggi ha pareggiato al Massimino con il Rieti. Eppure molti lo davano per vincente all’inizio della stagione con un organico pieno di gente che ha fatto la serie cadetta. Ragion per cui ho ritenuto di venire qui a esprimere la mia gioia e ringraziare il pubblico a cui chiedo di starci vicino, ma al quale va anche rivolto un plauso. Lo ribadisco. Ora mi aspetto un ultimo sforzo da parte dei catanzaresi. Lo meritano atleti che oggi erano preoccupati fino al punto di piangere com’è accaduto a qualcuno di loro. Ma hanno avuto la capacità di ribaltare il risultato e per la prima volta di risalire la china in un match messosi male”.

Alvaro Iuliano, autore di un gol e tra i migliori in campo, ha esordito parlando del risentimento muscolare patito, “niente di serio. Solo una noia alla gamba”. Ma poi ha rimarcato di essere concentrato sull’obiettivo playoff.

Capitan Mattia Maita si è invece soffermato sul carattere e la voglia di reagire della squadra, aggiungendo: “Tutti insieme dobbiamo regalare alla città la categoria che merita. Abbiamo passato tanti momenti belli e altrettanti brutti e la sintesi la si è avuta nella partita odierna. Volevamo però arrivare terzi, cosa affatto facile, e ci siamo riusciti. Dedico il gol alla mia compagna, che mi sopporta dall’inizio del ritiro. Adesso riposeremo due settimane e poi andremo a spendere tutto quello che abbiamo, sempre con il sostegno indispensabile della tifoseria. Un’arma in più per una rosa che vuole fortemente la promozione”.

A chiudere il giro degli interventi davanti ai giornalisti è stato il direttore dell’area tecnica del Trapani Calcio Gianni Rosati: “Il Trapani merita una lode per la stagione regolare fatta che non può passare in secondo piano alla luce della prestazione offerta al cospetto di un’avversaria titolata e per giunta affamata di punti. Non abbiamo particolari problemi societari, ma esclusivamente  piccoli affanni che hanno tutte le dirigenze forse tranne voi e qualche altra nel girone. Mi dà molti più pensieri invece dover rigiocare il 29 maggio, effettuando una sosta di 24 giorni. Sarebbero stati meglio più turni nella griglia degli spareggi, ma da subito. Fermo restando che nel nostro sport la verità in tasca nessuno ce l’ha. Staremo quindi a vedere”.

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