Tre proiettili sono stati recapitati al sindaco di Verzino, Pino Cozza, all’assessore Filomena Pontieri ed al consuocero del primo cittadino, Rosario Bevilacqua che è stato il promotore della lista civica ‘La Svolta’ che con il 52% ha vinto le elezioni il 26 maggio del 2019. I proiettili sono stati trovati prima dal sindaco che ha comunicato ai suoi assessori e parenti l’accaduto e solo allora si è scoperto che anche altre persone avevano ricevuto simili plichi con dentro i colpi di una pistola calibro 7.65. Una chiara intimidazione mafiosa per il sindaco del piccolo comune silano: “Faccio parte di una famiglia di uomini e donne di Stato – dice Cozza – che la mafia, la delinquenza e le forme di prevaricazione le hanno sempre schifate, allontanate e combattute, il mio cognome è da sempre accostato al contrasto e allo lotta di tali fenomeni. Mio padre ha fatto della legalità il suo principale comandamento, che l’ha trasmesso a me ad i miei fratelli e sorelle”.
“Quello che è successo a me, all’assessore Pontieri e a Rosario Bevilacqua – aggiunge il primocittadino – è un gesto incommentabile, è un’intimidazione di tipo mafioso che vi assicuro non ha intimidito affatto perché quando si è in pace con la propria coscienza il sonno non viene disturbato da tali vigliaccate”. Il primo cittadino di Verzino è turbato ma non spaventato e assicura che continuerà il suo lavoro al Comune: “È un gesto non di forza ma di debolezza – ribadisce Pino Cozza – la forza sta nel potere della parola, del dialogo, del confronto non in un proiettile chiuso in un plico. Io e la mia squadra resteremo, amministreremo, sempre dalla parte della legalità. Mi troverete sempre allo stesso posto. Avete presente la criminalità? Ecco, io sarò sempre all’opposto, pronto a combatterla con la gentilezza, col sorriso con la bontà che agli aridi di cuore dà fastidio e con la legalità, che fa paura ai disonesti. Sono orgoglioso del mio operato, del lavoro dei miei assessori e consiglieri, un lavoro che porterà i suoi frutti sempre all’insegna della legalità, siamo solo al primo anno di carica, il nostro entusiasmo ci porterà a fare grandi cose”.
“Quello che è successo a me, all’assessore Pontieri e a Rosario Bevilacqua – aggiunge il primocittadino – è un gesto incommentabile, è un’intimidazione di tipo mafioso che vi assicuro non ha intimidito affatto perché quando si è in pace con la propria coscienza il sonno non viene disturbato da tali vigliaccate”. Il primo cittadino di Verzino è turbato ma non spaventato e assicura che continuerà il suo lavoro al Comune: “È un gesto non di forza ma di debolezza – ribadisce Pino Cozza – la forza sta nel potere della parola, del dialogo, del confronto non in un proiettile chiuso in un plico. Io e la mia squadra resteremo, amministreremo, sempre dalla parte della legalità. Mi troverete sempre allo stesso posto. Avete presente la criminalità? Ecco, io sarò sempre all’opposto, pronto a combatterla con la gentilezza, col sorriso con la bontà che agli aridi di cuore dà fastidio e con la legalità, che fa paura ai disonesti. Sono orgoglioso del mio operato, del lavoro dei miei assessori e consiglieri, un lavoro che porterà i suoi frutti sempre all’insegna della legalità, siamo solo al primo anno di carica, il nostro entusiasmo ci porterà a fare grandi cose”.
Il sindaco Cozza, che ha denunciato l’accaduto ai carabinieri della locale stazione, esprime “solidarietà alla famiglia Bevilacqua, a mio genero Pasquale e alla famiglia dell’assessore Pontieri, “vittime di un gesto mafioso per la sola colpa di essere persone oneste e virtuose. Ringrazio tutti per la vicinanza dimostrata alla mia famiglia, a mia moglie ed a mia figlia, sono emozionato dei tanti messaggi e telefonate”. Nel pomeriggio il sindaco incontrerà il prefetto di Crotone, Tiziana Tombesi: “Ringrazio le forze dell’ordine e tutte le autorità per la disponibilità, il sostegno ed il prezioso lavoro. Ed in questo venerdì santo il mio pensiero, non carico di odio ma di pietà, e le mie preghiere sono rivolti agli autori di tale barbarie, prego per le loro anime dannate affinché non abbiano tormento, prego per la conversione dei loro cuori e delle loro menti e nonostante tutto io vi perdono, perché non provo odio”. Redazione Calabria 7