Inutilizzabili le intercettazioni telefoniche sull’ex consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Nicolò, limitatamente a due capi di imputazione di corruzione elettorale con l’aggravante mafiosa. Lo ha deciso il gup di Reggio Calabria, Vincenzo Quaranta, all’udienza preliminare tenuta oggi sciogliendo le riserve sulle eccezioni della difesa. Nicolò, difeso dagli avvocati Valerio Spigarelli, Corrado Politi e Umberto Abate, è stato arrestato con l’accusa di associazione mafiosa nell’ambito dell’operazione “Libro Nero”, condotta il 31 luglio dello scorso anno dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria con il coordinamento dei sostituti procuratori della DDA Stefano Musolino e Walter Ignazitto.