Isola Capo Rizzuto, Giornata della Legalità

Isola Capo Rizzuto

Oggi, 23 maggio 2020 ricorre il XXVIII anniversario della strage di Capaci in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della sua scorta.

Si tratta di una data ormai diventata un simbolo nella lotta contro tutte le mafie e a difesa della legalità, tant’è che nello stesso giorno si celebra la Giornata nazionale della legalità. Nonostante quest’anno le celebrazioni debbano necessariamente assumere una forma diversa rispetto al passato a causa delle restrizioni necessarie per contenere la diffusione del virus Covid-19, questa ricorrenza non può e non deve passare sotto silenzio.

Si tratta di una data ormai diventata un simbolo nella lotta contro tutte le mafie e a difesa della legalità, tant’è che nello stesso giorno si celebra la Giornata nazionale della legalità. Nonostante quest’anno le celebrazioni debbano necessariamente assumere una forma diversa rispetto al passato a causa delle restrizioni necessarie per contenere la diffusione del virus Covid-19, questa ricorrenza non può e non deve passare sotto silenzio.

Accogliendo con favore la proposta della “Fondazione Falcone”, l’amministrazione Comunale di Isola di Capo Rizzuto, guidata dal sindaco Maria Grazia Vittimberga, vuole celebrare il coraggio dei cittadini che si sono messi al servizio del paese in uno dei momenti più drammatici della storia recente. Donne e uomini che hanno reso straordinario il loro ordinario impegno mostrando un’etica del dovere che richiama uno dei più grandi insegnamenti che ci hanno lasciato Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: l’importanza che ciascuno faccia la sua parte fino in fondo. Il tema della legalità, dunque, sprigiona ancora più forza in un giorno come questo, che sottolinea l’attualità della lotta alla mafia e alla corruzione.

La prima arma per combattere la mafia è non dimenticare, continuando a ripudiare l’illegalità in tutte le sue forme, da quelle più gravi a quelle più banali e semplici della vita quotidiana, come guidare senza le cinture o gettare rifiuti per terra.

Il rispetto della legalità deve essere appreso con impegno e perseveranza. Per questo, si ritiene che l’educazione alla legalità costituisca il principio fondante dell’intera struttura sociale e deve permeare la società a partire dai più giovani, portando la cultura e l’etica prima di tutto nelle scuole, le quali svolgono un ruolo fondamentale nella lotta contro la mafia essendo spesso l’unico riferimento di legalità per chi vive in ambienti difficili.

In un momento in cui, con l’emergenza Coronavirus e l’impoverimento del tessuto socio-economico di tutto il paese, il pericolo di un rafforzamento del sistema criminale è sempre più realistico, il Consiglio comunale rivolge un accorato invito ai docenti ed ai diversi attori sociali affinchè avviino percorsi atti a piantare il seme della cultura della legalità nei più giovani, promuovendo in essi la consapevolezza del fenomeno della corruzione, delle sue cause e conseguenze, ma, soprattutto, degli strumenti per prevenirlo, a partire dal monitoraggio civico.

Formare dei giovani critici, attivi e monitoranti è il primo ingrediente per prevenire la corruzione e la mentalità mafiosa. Attraverso attività formative idonee si deve mirare a far progredire culturalmente e eticamente i futuri cittadini; onde favorire l’assunzione di responsabilità di ciascuno rispetto alla tutela dei beni di tutti. Non bisogna mai disperdere la lezione dei giudici Falcone e Borsellino: senza legalità non c’è sviluppo, lavoro, progresso civile per il Sud e per tutto il Paese. Allora come oggi, tutti possiamo essere dei buoni cittadini facendo soltanto il nostro dovere, confidando nella giustizia e nei valori della nostra Costituzione

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