Il coordinamento regionale calabrese di Italexit con Paragone esprime la propria “solidarietà” a “tutti i gestori di attività che, andando contro le direttive governative, si stanno opponendo alla richiesta del Green pass dimostrando coraggio e senso civico. Numerosi sono infatti – spiegano i rappresentanti di Italexit – i piccoli imprenditori che, in Calabria, come in tutto il Paese, hanno aderito alla nostra iniziativa #IlPassNonPassa, affiggendo all’ingresso delle loro attività il nostro cartello contro il certificato verde, segnalando quindi l’ingresso libero per tutta la clientela”.
“Cittadini di serie A e cittadini di serie B”
“Cittadini di serie A e cittadini di serie B”
Italexit Calabria ricorda “alla cittadinanza, infatti, che, dal 1° febbraio 2022, il Governo ha deciso di impedire alle persone sprovviste di Green Pass di accedere alle attività commerciali: senza dubbio uno dei giorni più vergognosi della nostra Storia, con la definitiva divisione della popolazione in cittadini di serie A e di serie B. Combattiamo questo obbrobrio da mesi, aiutando le persone a difendere i propri diritti in sede legale e creando reti di cittadini e attività commerciali che non vogliono piegarsi a questo ricatto. Lo scorso luglio, quando avevamo lanciato la campagna ‘Il Pass Non Passa’, decine di migliaia di attività e negozi avevano aderito all’iniziativa suscitando lo sdegno di media e governanti. Molti ci avevano addirittura deriso dato che, al tempo, l’obbligo riguardava solo poche categorie, mentre ora invece è una dura realtà per tutti”.
“No ai commercianti-controllori”
“Se anche tu hai un negozio, un ristorante, un centro estetico, una tabaccheria o una qualsiasi attività che dovrà richiedere il Green pass ma non intendi diventare un controllore per conto di Draghi, Speranza e Salvini, scarica e stampa la nostra locandina, fatti una foto davanti alla tua attività e pubblicala con l’hashtag #IlPassNonPassa per diffondere l’iniziativa a macchia d’olio. Le attività commerciali – concludono i rappresentanti di Italexit – hanno già pagato un prezzo troppo alto in questi due anni: adesso devono mettersi a fare anche i controllori, vietando l’ingresso a potenziali clienti? Noi diciamo no!”.