L’Italia, attualmente tutta in giallo, da lunedì 31 maggio inizierà a colorarsi di bianco. Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna saranno le prime tre regioni, infatti, ad approdare nell’area con meno restrizioni e a rischio minimo, nella quale non è previsto il coprifuoco e le regole anti contagio sono principalmente tre: mascherina, distanziamento e sanificazione. Per passare in zona bianca sono necessari tre monitoraggi consecutivi con meno di 50 casi positivi settimanali ogni 100mila abitanti.
La prossima e consueta analisi dei dati della Cabina di regia sull’andamento epidemiologico, che si terrà nella giornata di venerdì 28 maggio, certificherà la colorazione di tutte le regioni italiane. Lunedì 7 giugno, come riporta il Sole24Ore, sarà la volta di Abruzzo, Veneto, Liguria e Umbria, che sono già alla seconda settimana con dati da zona bianca. Successivamente alle sette regioni bianche a breve, se dovesse proseguire l’attuale trend dei nuovi casi, se ne potrebbero aggiungere delle altre. Si tratta di Lombardia, Lazio, Sicilia, Marche, Emilia-Romagna, Piemonte e Calabria. Tutte regioni con dati attualmente a ridosso dei 50 contagi ogni 100mila abitanti.
La prossima e consueta analisi dei dati della Cabina di regia sull’andamento epidemiologico, che si terrà nella giornata di venerdì 28 maggio, certificherà la colorazione di tutte le regioni italiane. Lunedì 7 giugno, come riporta il Sole24Ore, sarà la volta di Abruzzo, Veneto, Liguria e Umbria, che sono già alla seconda settimana con dati da zona bianca. Successivamente alle sette regioni bianche a breve, se dovesse proseguire l’attuale trend dei nuovi casi, se ne potrebbero aggiungere delle altre. Si tratta di Lombardia, Lazio, Sicilia, Marche, Emilia-Romagna, Piemonte e Calabria. Tutte regioni con dati attualmente a ridosso dei 50 contagi ogni 100mila abitanti.
Come si accede alla zona bianca
Sulla base di quanto indicato nel decreto 14 gennaio 2021, in questa area si collocano le Regioni che presentino i seguenti parametri: rischio basso (scenario di tipo 1) e incidenza dei contagi, per 3 settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti. In questa fascia non si applicano le misure restrittive previste per le zone gialle, arancioni o rosse e le varie attività commerciali si svolgono rispettando specifici protocolli. Possono comunque essere adottate con decreto specifiche misure restrittive in relazione a determinate attività particolarmente rilevanti dal punto di vista epidemiologico.
Intanto il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga annuncia nuove linee guida per le regioni in zona bianca. “Ci stiamo confrontando con i governatori le cui Regioni dovrebbero passare per prime in zona bianca e quelli i cui territori passeranno la settimana successiva, per capire se mettere in campo misure condivise”.
Il calendario delle riaperture
Di seguito, le principali modifiche per le zone gialle, conseguenti all’entrata in vigore dell’ultimo decreto legge