di Matteo Brancati – Una vittoria che sarebbe decisiva, in grado di riaprire il campionato. E’ questo l’obiettivo del Catanzaro che, dopo aver schiantato per 4-1 la Paganese, viaggia alla volta della Campania per incontrare la capolista Juve Stabia.
Le due compagini, divise da 9 punti in graduatoria (56 vs 47), vogliono entrambe il successo, rispettivamente per chiudere il torneo o per renderlo ancora più interessante.
Le due compagini, divise da 9 punti in graduatoria (56 vs 47), vogliono entrambe il successo, rispettivamente per chiudere il torneo o per renderlo ancora più interessante.
Stando ai numeri, non dovrebbe esserci gara, almeno al “Menti”. Nei 12 precedenti giocati in terra campana, le Vespe conducono per 5 vittorie a 2. Ben 5, invece, i pareggi. Vantaggio gialloblu anche per le reti segnate: 14 a 12. Il Catanzaro non vince al vecchio “San Marco” dal lontano 26 gennaio 92, quando Minisi decise un match dagli alti toni agonistici.
Negli ultimi nove anni, invece, la Juve Stabia ha avuto la meglio solo due volte, entrambe per 1-0. Nel 2010, con Auteri sulla panchina delle Aquile, Ottobre diede la vittoria ai suoi, approfittando di una piccola incertezza di Vono. Cinque anni più tardi, Nicastro, al 92′, fece esplodere di gioia il “Romeo Menti”.
Segno X, invece, nei tre incontro disputati recentemente. Il 31 gennaio 2016, Diop rispose al gol giallorosso di Patti, mentre l’anno successivo, pirotecnico 2-2 grazie alle reti di Paponi, Sarao, Prestia e Kanoute, adesso in forza al Catanzaro.
Nella scorsa stagione, altro 1-1, questa volta siglato dall’autogol di Zanini e dal pareggio calabrese ad opera di Letizia.
Credits photo: uscatanzaro1929.com/Romana Monterverde