Anni fa Aiello provò la strada di Sanremo Giovani per far decollare la sua carriera, la cosa si risolse con un rifiuto che, come racconta ai giornalisti riuniti virtualmente per la sua conferenza stampa, lo ferì. Oggi Antonio Aiello, in arte solo Aiello, si prende la sua rivincita rientrando all’Ariston dalla porta principale, quella riservata ai big. “Non ho mai avuto rancore per quel tipo di rifiuto a Sanremo Giovani – dichiara – ma non fu facile sentirsi dire no. Oggi non arrivo più sicuro, ma più maturo, più pronto, con una coscienza maggiore. Con gli occhi di oggi, non me lo meritavo allora, oggi di più, perché sono arrivato senza alcun regalo, ci poteva stare questo momento e spero di godermelo”.
E “Ora” a Sanremo
E “Ora” a Sanremo
Godersi l’esperienza sanremese con il brano “Ora” sarà complicato considerate le restrizioni alle quali devono sottostare con particolare scrupolo i cantanti in gara: “Non credevo sarebbe stato così complesso vivere questa situazione, sono due settimane che vengo sbattuto come un pacco Amazon a destra e a manca. Questa del Covid è una tensione che si accumula a quella del Festival. Mangio in stanza, zero amici, zero sesso, zero famiglia… è molto pesante”. Comunque il momento per lui resta magico, Sanremo, di cui racconta di esserne sempre stato fan, rappresenterà il trampolino di lancio per farsi conoscere al grande pubblico e per il suo nuovo disco dal titolo “Meridionale”, dichiarata dedica alla sua terra, la Calabria, “una terra spinosa ma bella – dice – piena di persone accoglienti”.
Tornando a Sanremo, Aiello rientra in quella categoria di artisti che sono partiti dalla scena indipendente, quella scena alla quale il direttore artistico Amadeus quest’anno ha deciso di aprire definitivamente le porte. “Un cast molto cool”, lo definisce lo stesso artista, che al momento di scrivere la sua canzone, che miscelerà diversi generi, a Sanremo nemmeno ci pensava, “non ho mai creduto che fosse un passo dovuto” racconta, ma ora che sta lì rifiuta di dichiarare apertamente che la gara che lo aspetta non conta, “Sono tutte cavolate, io sarei felice se vincessi ma è tutto così complicato e grosso, poi il Festival è così bello, ci sono quasi tutti i migliori della scena, per me l’obiettivo è farmi conoscere da più persone possibili e avere i concerti pieni, posso arrivare anche ultimo”.
Un album “Meridionale”
L’album esce venerdì 12 marzo, disponibile su tutte le piattaforme digitali e in formato CD. Da domani è possibile il presave e preorder. “‘Meridionale’ è la mia prima occasione per accendere una luce buona su una terra raccontata spesso a tinte scure, è un’occasione per vederne uno dei suoi infiniti lati buoni – il mix di culture diverse che l’hanno resa unica, speciale”. In “Meridionale”, l’artista racconta le proprie radici attraverso un linguaggio nuovo, frutto di una ricerca in continua evoluzione, la cui parola chiave è ‘contaminazione’, di suoni e generi. Nelle tracce, le chitarre classiche e latine incontrano sonorità R&B e Urban, il Clubbing si alterna al Flamenco, la musica popolare meridionale abbraccia il Cantautorato italiano. Lo stile di Aiello è un’esplorazione instancabile e appassionata e quest’album è il suo tentativo sincero di definire ancora una volta il pop alla propria maniera.
“Meridionale” è composto da 10 tracce, tra cui i singoli “Vienimi (a ballare)”, certificato disco d’oro, “Che canzone siamo” e appunto “Ora” che sarà presentata sul palco del Teatro Ariston, un brano che mescola Pop, Classic e Urban, prodotto da Mace e Brail.
Cosentino di nascita, romano di adozione, Aiello ha iniziato a studiare pianoforte e violino a circa 10 anni, crescendo poi “a pane e R&B”. A 16 anni scrive i primi testi e nel 2011 pubblica la sua prima canzone “Riparo”. Affamato di musica, sceglie di viaggiare e cercare oltre i confini nazionali ispirazioni e contaminazioni. Dopo una parentesi australiana Aiello rientra in Italia e inizia a lavorare a sonorità inedite che contribuiscono a plasmare uno stile musicale sempre più originale. Nel 2017 pubblica ‘Hi-Hello’ (giocando sul suo nome, ndr), il suo primo EP, un progetto indie-pop, elettronico, anticipato dal singolo ‘Come stai’. La musica di Aiello vive un’importante evoluzione e il 27 settembre 2019 esce il suo primo album “Ex voto”, tra i progetti discografici più attesi dell’autunno, anticipato da tre brani: “Arsenico” (disco di platino), “La mia ultima storia” (disco d’oro) e “Il cielo di Roma”. Nel 2020, AIELLO viene nominato alla 65° edizione del David di Donatello, nella categoria “migliore canzone originale” col brano “Festa”, per il film “Bangla”. Nell’estate del 2020 Aiello pubblica ‘Vienimi (a ballare)’, una miscela esplosiva di street-pop, musica popolare latina e cantautorato italiano, una delle canzoni di maggior successo dell’estate, certificata disco d’oro. Il 16 ottobre esce “Che canzone siamo” una ballad contemporanea, figlia del “new pop” dell’artista.