La Calabria resta a casa e i social si scatenano contro Spirlì

di Giovanni Bevacqua – La Calabria non ci sta. O meglio, i calabresi non ci stanno. La decisione del Governo di inserire la nostra regione tra le zone rosse d’Italia, alla pari di Piemonte e Lombardia, ha mandato piccoli e grandi imprenditori su tutte le furie. Non per il lockdown di per sé ma per come è maturato. Per l’assenza di strategie e azioni da parte di chi amministra questa terra. Perché se oggi la Calabria deve nuovamente “restare in casa” non è solo per la forte diffusione del Coronavirus (che in ogni caso è molto più accentuata rispetto al primo lockdown) ma principalmente perché la regione non si è attrezzata per affrontare questa seconda, già annunciata, ondata. Del resto, siamo quelli che, numeri alla mano, hanno fatto il meno possibile per prepararsi all’inevitabile. Dei 280 posti di terapia intensiva che si sarebbero dovuti realizzare durante l’estate, ne sono usciti fuori solamente 6. Che si aggiungono ai 146 già esistenti.

Ma questa è la Calabria. E durante l’estate, piuttosto che prepararsi ad un lungo inverno, ha preferito lanciarsi in inviti altisonanti, chiedendo agli italiani un’invasione per riempire locali e stabilimenti balneari. Tanto in Calabria c’è solo il rischio di ingrassare, si diceva. Certo, per chi porta a casa 15mila euro al mese, sempre e comunque, il rischio è palese. Ma la verità è che da queste parti, oggi, il rischio è quello di morire di fame. Altro che ingrassare. Ed è con lo stomaco logoro che in centinaia stanno sfogando tutta la propria rabbia sotto la Cittadella regionale. E si scagliano contro il presidente facente funzioni Nino Spirlì. Ne hanno fatto un meme sui social, trasformandolo da uomo politico a uomo di spettacolo, evidenziando una certa somiglianza con Cristiano Maglioglio. Perché in fondo, anche Spirlì è stato parte di chi, nei caldi mesi d’estate, in cui si sarebbe potuto fare tanto per prevenire questa situazione, ha preferito concedersi un bel “gelato al cioccolato”…

Ma questa è la Calabria. E durante l’estate, piuttosto che prepararsi ad un lungo inverno, ha preferito lanciarsi in inviti altisonanti, chiedendo agli italiani un’invasione per riempire locali e stabilimenti balneari. Tanto in Calabria c’è solo il rischio di ingrassare, si diceva. Certo, per chi porta a casa 15mila euro al mese, sempre e comunque, il rischio è palese. Ma la verità è che da queste parti, oggi, il rischio è quello di morire di fame. Altro che ingrassare. Ed è con lo stomaco logoro che in centinaia stanno sfogando tutta la propria rabbia sotto la Cittadella regionale. E si scagliano contro il presidente facente funzioni Nino Spirlì. Ne hanno fatto un meme sui social, trasformandolo da uomo politico a uomo di spettacolo, evidenziando una certa somiglianza con Cristiano Maglioglio. Perché in fondo, anche Spirlì è stato parte di chi, nei caldi mesi d’estate, in cui si sarebbe potuto fare tanto per prevenire questa situazione, ha preferito concedersi un bel “gelato al cioccolato”…

© Riproduzione riservata

TI POTREBBE INTERESSARE
Nel corso dell'incontro sarà presentato il dossier elaborato dai circoli locali di Legambiente basato sulla campagna di monitoraggio effettuata su alcune aste fluviali
Messa in sicurezza l’area, è stato chiuso al traffico il tratto interessato dal rogo per il tempo necessario alle operazioni di spegnimento
Il governatore: "La nostra terra ha vitigni eccellenti e tante piccole cantine"
Ordinato sacerdote nel 1936 fu membro per sedici anni della Compagnia di Gesù, insegnando filosofia e teologia
Sul posto il personale medico del 118 ed i carabinieri per i rilievi del caso, assieme a squadre dell'Anas
Le osservazioni in vista della conferenza di impatto ambientale
L'aspirante primo cittadino parla anche delle "condizioni disagevoli per l’erogazione delle prestazioni" e del "sovraccarico di lavoro"
Il più grande festival della regione, dall’anima itinerante e dal respiro internazionale, sarà inaugurato lunedì 15 aprile
Intanto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, è in contatto con i prefetti delle città italiane
L'uomo non ha saputo specificare la provenienza del denaro che per gli investigatori sarebbe frutto di illeciti
RUBRICHE

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Catanzaro n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019.

Direttore Responsabile Mimmo Famularo
Caporedattore Gabriella Passariello

Calabria7 S.r.l. | P.Iva 03674010792

2024 © All rights reserved