Che la Cgil calabrese chiedesse, come ha fatto in una conferenza stampa oggi, il commissariamento della Sacal e le dimissioni di Giulio De Metrio c’era da aspettarselo. Da mesi il sindacato, in particolare la Filt, ha ingaggiato una dura vertenza nei confronti del presidente del Cda della società aeroportuale invocando la stabilizzazione di stagionali e part time e chiedendo, invano, di conoscere il Piano industriale. Ora che “con strumenti e metodi poco chiari” si è concretizzata la privatizzazione della società, con la maggioranza delle azioni passata in mano agli imprenditori lametini Caruso, il sindacato va anche oltre.
La presunta regia occulta
La presunta regia occulta
La Cgil vede una non meglio definita “regia” dietro l’operazione perché “con tutto il rispetto, una sola famiglia – ha detto Nino Costantino, segretario generale della Filt Cgil – non poteva essere in grado di arrivare a tutto questo”. Dietro, secondo il sindacalista, ci sarebbe invece “un pezzo di malapolitica che con le privatizzazioni ha fatto affari in questa regione”. Affiancato dal segretario generale della Cgil Area Vasta, Enzo Scalese, e dal segretario generale della Cgil Calabria Angelo Sposato, Costantino ha inoltre parlato di una visita dell’Ispettorato del Lavoro avvenuta il 9 novembre a Lamezia “per verificare se si fossero concretizzate le procedure di esternalizzazione che avevamo denunciato”, e ha invocato chiarezza sul punto centrale della vicenda: “Bisogna capire se l’azienda è a partecipazione pubblica o se è invece controllata dal pubblico. Noi abbiamo gli elementi per sostenere che è controllata dal pubblico”.
“Scongiurare il rischio della chiusura degli aeroporti”
Com’è noto l’Enac ha avviato la procedura che potrebbe portare alla revoca della concessione per la gestione dell’aeroporto di Lamezia e al commissariamento della Sacal. Quest’ultimo provvedimento permetterebbe, secondo la Cgil, di “approfondire tutti i dettagli della vicenda ed è possibile anche scongiurare il rischio della chiusura degli aeroporti, con gravi ripercussioni sul piano occupazionale”. Lo stesso Costantino ha parlato di “contorni oscuri che vanno chiariti” accusando la politica di essersi “mostrata poco attenta prima delle elezioni e dopo”. Essendo De Metrio il rappresentante della Regione nel Cda, il sindacato ha dunque invitato Occhiuto a chiederne “subito le dimissioni, prima della riunione del Cda della società prevista domani”. La Cgil ha ricordato di aver “già presentato esposti alla magistratura su quanto avvenuto alla Sacal negli ultimi anni fino all’epilogo di queste ore” e ha infine chiesto “che si accertino ai vari livelli le responsabilità della privatizzazione di una grande azienda calabrese”.
s. pel.