La Danimarca è il primo Paese a bloccare le vaccinazioni anti-Covid, è caos in Italia

In Italia la questione è sempre più complessa. Sono diverse le voci che chiedono lo stop ai vaccini contro il Coronavirus
In Italia la questione è sempre più complessa. Sono diverse le voci che chiedono lo stop ai vaccini contro il Coronavirus

La Danimarca è il primo paese a bloccare la campagna di vaccinazione contro il Coronavirus. “È arrivata la primavera e abbiamo un buon controllo dell’epidemia, che sembra attenuarsi. Per questo chiudiamo il programma di vaccinazione di massa contro il Covid-19”. Così in un comunicato uno dei funzionari dell’Agenzia sanitaria danese Sst. In Danimarca il tasso di ospedalizzazione è stabile e il numero di nuovi casi in calo.

Il governo di Copenaghen – come riporta EuropaToday – è stato il primo nell’Unione europea a rimuovere tutte le restrizioni interne legate alla pandemia il primo febbraio, quando ha annunciato che il virus non era più considerato una minaccia critica. “Forse riapriremo il programma di vaccinazione in autunno ma la decisione sarà preceduta da un’approfondita valutazione professionale su chi e quando vaccinare e, soprattutto, con quali vaccini”, ha aggiunto il funzionario danese.

“Strage di soggetti sani”

In Italia la questione diventa sempre più complessa. Sono diverse le voci che chiedono lo stop ai sieri contro il Coronavirus. Il deputato di “L’Alternativa C’è”, Francesco Sapia, ha infatti annunciato il deposito di un’interrogazione al ministro della Salute, Roberto Speranza, sulle morti improvvise che si stanno consumando – 40 in meno di 5 giorni – chiedendo l’immediata sospensione dei vaccini anti-Covid. “Mentre l’Istituto superiore di sanità aveva assicurato che le reazioni avverse al vaccino sarebbero state meno di una su mille – aggiunge Sapia -, continuano ad aumentare i decessi immotivati in soggetti giovani e sani.
I dati degli effettivi decessi da Covid sono molto scarsi, ed è ormai noto che le morti avvengono statisticamente in persone anziane e già affette da gravi patologie. Mentre i decessi di questi giorni sono avvenuti per la maggiore in soggetti sani e giovani, 40enni che non avrebbero rischiato niente anche prendendo il virus. I vaccini anti Covid – conclude il deputato – magari avranno diminuito il numero di ricoveri, ma probabilmente sono la causa di questa improvvisa strage di soggetti sani”.

“Oltre 200 vittime”

Sulla stessa lunghezza d’onda di Sapia anche il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli (LEGGI), che ha parlato sul quotidiano La Verità di una “strage di Pasqua”. “Altre 40 morti improvvise – ha dichiarato meno di una settimana fa – in soli cinque giorni, nel periodo pasquale. Negli ultimi sessanta giorni sono più di 200 le vittime. Tutte persone, per lo più giovani, sane vaccinate e negative al Covid. Tanti altri sono stati, miracolosamente, salvati grazie all’uso dei defibrillatori. Corbelli continua la sua battaglia chiedendo “l’immediata sospensione della vaccinazione, almeno per gli under 40 che – ha affermato – non corrono rischi per il Covid e che invece continuano, purtroppo, tanti di loro, a morire all’improvviso). Il leader del Movimento Diritti Civili ribadendo sempre che “non è contro i vaccini, ma per la libertà di scelta e per la valutazione personale del possibile rischio”.
“I numeri sono sempre più allarmanti – ha aggiunto Corbelli -. Le cifre iniziano a spaventare. Al di là delle migliaia di gravi reazioni avverse (di persone che dopo essere state costrette a vaccinarsi, si vedono adesso abbandonate dallo Stato, costrette a cercare di curarsi in qualche modo e anche a loro spese), sono oramai centinaia le vittime, uomini e donne, tanti i ragazzi, moltissimi i giovani, numerosi i trentenni, quarantenni, cinquantenni – aggiunge ancora – tutti sani e vaccinati, che continuano a morire di colpo. Tutte queste vittime, le cui storie si leggono su qualche giornale locale, hanno un nome e un volto, a differenza dei morti per Covid di cui conosciamo solo il numero quotidiano, ma non l’età, lo stato di salute pregresso.

“Non si può morire così”

“Perché il Governo Draghi-Speranza e l’Iss non dicono – ha affermato – se dei 150 morti al giorno per Covid anche uno solo, sottolineo uno, è un giovane o si tratta solo di persone anziane, vaccinate e magari con diverse patologie. Perché – chiede Corbelli – non chiarisce questo aspetto che aiuterebbe a capire tante cose? Ancora una volta non faccio alcuna ipotesi né correlazione ma dico con forza che non si può e non si deve morire così, collassando all’improvviso nonostante la giovane età. E’ qualcosa di agghiacciante. Bisogna fare di tutto – ha concluso Franco Corbelli – per cercare di fermare questa strage

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