La famiglia dell’uomo che si è dato fuoco a Rende: “Basta speculazioni”

"Diffuse notizie infondate circa le motivazioni del gesto. Si sta speculando su una vicenda che richiederebbe un doveroso silenzio"
Morto il docente che si era dato fuoco davanti alla caserma dei Carabinieri

L’avvocato dei familiari dell’insegnante 33enne che ieri mattina si é dato fuoco a Rende davanti la caserma dei carabinieri lancia un appello per fermare le speculazioni sul gesto disperato dell’uomo. “Spiace – si legge nella nota diramata dal legale – che siano state diffuse notizie infondate circa le motivazioni del gesto e che si stia speculando su una vicenda che richiederebbe il giusto rispetto e un doveroso silenzio. Il gesto non è in alcun modo riconducibile ad una protesta per il mancato Green pass, visto che al nostro parente erano già state inoculate le prime due dosi di vaccino e si era in attesa della terza. Chiediamo, dunque, silenzio e rispetto del dolore e della privacy, purtroppo già ampiamente violata, anche per consentire al personale sanitario di agire nel migliore dei modi e senza alcuna pressione mediatica”.

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