di Antonio Battaglia – Quando sembrava finita, il Milan spariglia le carte e resta aggrappato al sogno qualificazione agli ottavi di Champions League. Al Wanda Metropolitano la squadra di Stefano Pioli fa l’impresa che serviva e batte 1-0 l’Atletico Madrid. L’eroe della serata, autentico “Salvatore”, è Junior Messias, subentrato nel secondo tempo e autore del gol decisivo al minuto 87: sul bellissimo cross di sinistro di Franck Kessie, il brasiliano – solo 49 minuti giocati in campionato con la maglia rossonera prima di ieri sera – incorna trafiggendo Oblak. Una serata da sogno, per chi pochi mesi fa non riusciva a salvarsi in Serie A con il Crotone.
Dal Brasile all’Italia per fare il fattorino
Dal Brasile all’Italia per fare il fattorino
Quella di Messias è una storia che merita di essere raccontata. Nato a Belo Horizonte nel 1991, cresce nel settore giovanile del Cruzeiro prima di trasferirsi all’Ideal, club della Serie C brasiliana. Nel 2011, dopo diversi problemi con l’alcol, decide di lasciare il Sudamerica per raggiungere in Italia il fratello e mettersi alla ricerca di un lavoro. Messias inizia a fare il muratore in un cantiere a Torino ripulendo mattoni, prima di essere assunto come fattorino in una ditta di trasporti. Il titolare dell’azienda è Oscar Arturo Vargas, lo stesso che gestisce una squadretta di immigrati peruviani e con loro Messias ha l’opportunità di giocare nei tornei amatoriali dell’Uisp di Torino.
La svolta con Ezio Rossi
E’ proprio con la maglia dello Sport Warique che il brasiliano, nel 2015, viene notato da Ezio Rossi, oggi tecnico del Varese in D e all’epoca allenatore volontario in una squadra di rifugiati. Il tecnico, stregato dalle qualità del ragazzo, convince il Fossano a offrirgli un contratto per giocare a calcio. Sono 700 euro al mese per giocare a calcio, circa 500 in meno di quelli guadagnati trasportando frigoriferi. Messias accantona anche quell’offerta e continua a fare il fattorino, ma qualche tempo dopo Rossi decide di portarlo con sé al Casale, club di Eccellenza che lo aveva appena assunto. Il contratto da 1.500 euro al mese convince il fantasista, che segna 21 reti in 32 partite trascinando la squadra alla promozione in Serie D. Da quel momento in poi la strada è tutta in discesa. Passato al Chieri l’anno successivo, manca i playoff e nell’estate del 2017 resta inattivo: la Pro Vercelli aveva provato a prenderlo in Serie B ma era stata frenata dal divieto di tesserare giocatori dilettanti extracomunitari. Messias riparte allora dal Gozzano, con cui conquista la Serie C, e le sue prestazioni vengono notate dal Crotone che lo prende a gennaio 2019.
L’esplosione al Crotone e l’ascesa fino all’esordio con gol in Champions
In Calabria il brasiliano esplode: trascina i pitagorici alla promozione nel luglio 2020 (6 reti in 34 presenze) e conferma le sue doti anche in Serie A, segnando 9 gol in 36 partite che gli permettono di attirare su di sé le attenzioni dei maggiori club italiani. Tra cui quella del Milan, che decide di puntare su di lui per il dopo Calhanoglu. Un affare che si chiude sulla base di un prestito a 2,6 milioni di euro con diritto di riscatto a 5.4 milioni più 1 di bonus. Dopo duri mesi di rodaggio, Junior Messias ha colpito ancora dal nulla. Al Wanda Metropolitano ha esultato come sempre: guardando e indicando il cielo, perché la sua storia “è stata scritta dalle mani di Dio”. Da fattorino di elettrodomestici e star dei tornei Uisp all’esordio con gol in Champions League a 30 anni, la notte della rivincita di Messias assume i contorni di una autentica favola. Con qualche sfumatura rossoblù.