L’ultimo episodio di “tiro al giornalista” sabato 20 novembre al Circo Massimo. “Perché, nonostante le denunce, nulla accade a chi prende a testate un cronista, a chi colpisce un operatore o minaccia una troupe?”, chiede il sindacato FNSI, che torna a reclamare interventi concreti a tutela del diritto di cronaca.
L’aggressione a Selvaggia Lucarelli
“Ah, e forse non è chiaro. La testata era a me. Aggiungo che tutto questo è stato possibile grazie alla totale assenza delle forze dell’ordine nell’area del Circo Massimo (erano solo fuori, ben distanti dai manifestanti)”, aggiunge Lucarelli, che ha poi pubblicato sul sito web del quotidiano Domani il video realizzato durante la manifestazione. “È necessario individuare e punire chi aggredisce un cronista mentre è al lavoro per garantire ai cittadini il diritto costituzionale a essere informati. E invece sembra che questo non avvenga”, è il commento della Fnsi dopo l’ultimo episodio di violenze ai danni di giornalisti e operatori dei media durante le manifestazioni contro vaccini e green pass. «Perché, nonostante le denunce, nulla accade a chi prende a testate un cronista, a chi colpisce un operatore o minaccia una troupe?”, chiede il sindacato, che ribadisce l’impegno a essere al fianco, «in ogni sede, anche in tribunale, di tutte le giornaliste e i giornalisti presi di mira per via del loro lavoro”. La Fnsi esprime «solidarietà a Selvaggia Lucarelli e a tutti i colleghi e le colleghe aggrediti in questi mesi” e torna a chiedere a governo e parlamento “interventi concreti a tutela del diritto di cronaca e per inasprire le sanzioni contro chi ostacola il lavoro dei cronisti”.