di Fabio Celia * – La Grande Catanzaro può davvero rappresentare un volano di sviluppo per una città da tempo immemore, ormai, depressa sotto il profilo socioeconomico. L’idea del sindaco Nicola Fiorita deve quindi essere considerata non soltanto una proposta molto valida, ma anche vincente. Certo, è chiaro che in ogni pianificazione una cosa è la mera progettazione mentre tutt’altra la fase attuativa. Sappiamo bene, quindi, che il lavoro da fare per l’Amministrazione in carica e tutti noi a suo sostegno in Consiglio non è affatto semplice. Sarà anzi un cammino lungo e faticoso.
Ma resta il fatto che un importante solco è stato tracciato. Ed è un proposito che rispecchia in pieno uno dei principali punti programmatici del sindaco e di quel Partito Democratico che ho l’onore e l’onore di rappresentare tre volte, diciamo così, in città. Perché se mi si consente quest’ultima affermazione, preciso che trae spunto dal mio ruolo di consigliere comunale più votato nel capoluogo, capogruppo Dem nell’assemblea di Palazzo De Nobili e segretario del Pd di Catanzaro. Che ha sposato in perfetto accordo con Fiorita e la sua maggioranza la vision di una Grande Città. Capace di riprendersi la scena a livello regionale, e non unicamente in tale ambito, dopo averla miseramente perduta per tanti, troppi, anni.
Ma resta il fatto che un importante solco è stato tracciato. Ed è un proposito che rispecchia in pieno uno dei principali punti programmatici del sindaco e di quel Partito Democratico che ho l’onore e l’onore di rappresentare tre volte, diciamo così, in città. Perché se mi si consente quest’ultima affermazione, preciso che trae spunto dal mio ruolo di consigliere comunale più votato nel capoluogo, capogruppo Dem nell’assemblea di Palazzo De Nobili e segretario del Pd di Catanzaro. Che ha sposato in perfetto accordo con Fiorita e la sua maggioranza la vision di una Grande Città. Capace di riprendersi la scena a livello regionale, e non unicamente in tale ambito, dopo averla miseramente perduta per tanti, troppi, anni.
La musica è cambiata
Ma adesso mi pare di poter affermare che la musica è cambiata. Che Catanzaro non è più figlia di un Dio minore, svenduta in nome di interessi politici a esclusivo vantaggio di pochi e invece a danno della collettività. Una mortificazione che il mio, pardon il nostro, Pd e l’intera maggioranza non consentiranno più. Perché ritengono indegno barattare il bene del capoluogo per questa o quella rendita di posizione personale. Noi tutti, infatti, lavoreremo quotidianamente e instancabilmente per il rilancio socioeconomico di un territorio che ha solo bisogno di un forte impulso, una scossa, per ripartire di slancio.
* capogruppo in Comune e segretario cittadino del Partito Democratico
