di Sergio Pelaia – Come avevamo previsto ieri (leggi qui), è arrivato a distanza di poche ore l’ulteriore sondaggio che “pareggia” i conti e che, puntualmente, ribalta il pronostico precedente. Winpoll aveva ipotizzato un testa a testa tra il centrodestra di Roberto Occhiuto (39,4%) e il centrosinistra di Amalia Bruni (39,2%). Scenario ben diverso, invece, quello tratteggiato dall’ultima rilevazione effettuata da Noto Sondaggi per Porta a Porta: Occhiuto tra il 44 e il 48%, Bruni tra il 28 e il 32%. Terzo sarebbe Luigi de Magistris con il 17-21% e quarto Mario Oliverio con il 3-7%.
Le rilevazioni precedenti
Le rilevazioni precedenti
Secondo un altro sondaggio Winpoll il 29 agosto il centrodestra sarebbe stato al 39,2%, il centrosinistra al 37,1% e gli “altri” al 23,7%. Ancora prima, il 9 agosto, lo stesso istituto dava addirittura in vantaggio Bruni su Occhiuto (36,3% contro 35,8%), mentre il 7 settembre un altro sondaggio, stavolta realizzato da Opinio Italia per la Rai, dava Occhiuto tra il 44 e il 48% e Bruni molto indietro, tra il 24-28%, con de Magistris al 16-20% e Oliverio tra l’8 e il 12%.
Guerra dei sondaggi, ultimo atto?
La guerra dei sondaggi di cui abbiamo scritto nelle scorse settimane (leggi qui) dovrebbe dunque volgere al termine, visto che nei 15 giorni precedenti al voto ne è vietata sia la pubblicazione che la diffusione. Ed è chiaro che, al netto del metodo scientifico di rilevazione (basato su un campione di 1000 intervistati) usato dagli autorevoli istituti coinvolti, è difficile immaginare che le intenzioni di voto degli elettori possano cambiare così repentinamente nel giro di pochi giorni. Dunque è evidente che qualcuno sbaglia e che i sondaggi sono sempre a uso e consumo di chi li commissiona e di chi li diffonde.