La guerra legale per un posto a Palazzo Campanella non attraversa solo il centrodestra. Se infatti Forza Italia è alle prese con il contenzioso aperto da Antonello Talerico e Silvia Parente contro Michele Comito e Valeria Fedele, nel campo opposto è in particolare dentro l’M5S che si consuma la battaglia a suon di diffide e ricorsi per un seggio da consigliere regionale. E dalle fila pentastellate la contesa coinvolge anche Amalia Bruni.
Nastasi vuole il posto della sua leader
Nastasi vuole il posto della sua leader
Ciò che era infatti nell’aria da tempo ora si è concretizzato con l’iniziativa legale di Annunziato Nastasi candidato M5S del Reggino che ha preso 2871 preferenze e che ha puntato proprio il seggio di chi guidava la coalizione di cui faceva parte. I motivi del suo ricorso sono analoghi a quelli già presentati: tutto ruota attorno all’aspettativa, tardiva secondo i ricorrenti, che gli eletti hanno ottenuto dagli incarichi ricoperti nelle rispettive Asp. Nel caso di Bruni secondo Nastasi il termine previsto dalla legge sarebbe stato violato di due giorni.
Bausone vs Afflitto
L’altra contesa che attraversa i pentastellati calabresi è quella avviata da Alessia Bausone, che inizialmente era stata data come seconda tra i non eletti nella circoscrizione Centro ma che si è poi vista riassegnare 29 voti in più dopo istanza di riconteggio ed è diventata la prima. Bausone contesta al medico del Crotonese Francesco Afflitto diversi motivi che ne configurerebbero l’ineleggibilità. La prima udienza per discutere del caso Bausone vs Afflitto è stata fissata per il 17 gennaio, quella di Nastasi vs Bruni per il 19 gennaio.
s. pel.
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