La mamma dell’italiano morto a Tel Aviv: “Fino all’ultimo gli ho detto di non partire”

La mamma era preoccupata che potesse esserci un attentato. Timore manifestato durante il tragitto per l'aeroporto di Fiumicino

Come riporta il Corriere della Sera, la donna, Nicoletta Ciocca, era preoccupata che potesse esserci un attentato. Una paura che Ciocca ha manifestato più volte a Parini, venerdì mattina, durante il tragitto per l’aeroporto di Fiumicino. “L’ho accompagnato io – conferma la donna al quotidiano -. Alessandro era contento di partire per Israele”. “La Farnesina ci ha detto di aspettare a Roma e di non andare a Tel Aviv. Penseranno a tutto loro, ci hanno spiegato. Da qui abbiamo fatto tutto quello che era possibile. Adesso speriamo solo che le procedure siano veloci. Mio figlio era cresciuto all’Eur, ma era un viaggiatore”, aggiunge Ciocca. “La mamma era preoccupata per questo viaggio di due giorni, c’erano stati già attentati in Israele, poi l’attacco con i missili. Ma lui l’ha tranquillizzata: li intercettano, che problema c’è?”, racconta sempre al Corriere un’amica di famiglia.

“Nessun proiettile su corpo di Parini”

“Nessun proiettile su corpo di Parini”

 Nessun proiettile è stato rinvenuto dalla Tac sul corpo di Parini. Lo riferisce, citato dai media, l’Istituto di medicina legale di Abu Kabir smentendo alcune informazioni apparse sulla stampa italiana. L’Istituto ha poi aggiunto che ancora non è stata effettuata l’autopsia sul corpo del giovane italiano e che è incerto se sarà effettuata.

Fonti polizia: “Parini ucciso dall’impatto dell’auto”

 Parini è morto per l’impatto provocato dall’auto lanciata dall’arabo-israeliano Yousef Abu Jaber contro il gruppo in cui si trovava il giovane. Lo rivelano, citate da Haaretz, fonti della polizia al termine di esami sul corpo dell’avvocato italiano confermando che non sono stati trovati proiettili ma consistenti ferite alla testa e alla schiena compatibili con il violento impatto con il veicolo. Le fonti hanno quindi escluso l’incidente stradale sostenendo invece che Abu Jaber abbia agito in “modo premeditato” con l’auto lanciata contro la gente.

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