La crisi economica si fa sentire sempre di più e la Calabria, numeri alla mano, è la regione nella quale si percepisce maggiormente il senso di una vera e propria catastrofe. È una fotografia impietosa quella scattata da Movimprese che, nei primi tre mesi del 2023, mostra una variazione negativa nello stock di aziende registrate in Calabria pari a -0,06% rispetto al primo trimestre dello scorso anno (chiuso con un + 0,05%). Addirittura sale a -0,07 nel differenziale per le ditte realmente attive. Difficoltà evidenti, accresciute dal fatto che poco meno di 3mila attività (2837, per l’esattezza) sono finite fuori mercato e costrette a chiudere da gennaio a marzo.
Ma c’è una speranza
Ma c’è una speranza
Una mannaia che si abbatte sulla testa degli imprenditori, anche se una piccola speranza ancora c’è: è rappresentata dalle 2.732 attività nate nei primi tre mesi dell’anno, con un saldo negativo di 105 aziende in meno dopo che i trimestri d’esordio del 2022 e del 2021 si erano chiusi con un bilancio positivo.