di Antonio Battaglia – La Pasqua rappresenta in Calabria uno straordinario esempio di sacralità. Davanti all’intensità del periodo, si sviluppano iniziative religiose che ogni realtà organizza secondo la propria tradizione. E in molti casi vanno avanti davvero da moltissimi anni.
Il rito della Naca
Il rito della Naca
Dalla giornata di venerdì si entra nel vivo dei riti e la rappresentazione pratica della Pasqua diventa altamente simbolica, a tratti particolarmente emozionante. E’ il caso della Naca di Catanzaro, di certo il momento più importante della vita religiosa cittadina. E’ un intreccio tra festa e teatro, religiosità e pietà popolare. Non solo una manifestazione religiosa, che ha come soggetto principale la culla nella quale è adagiato il corpo di Gesù portata a spalla per le vie del centro storico, ma un reale momento di incontro per tutta la popolazione capace di unire intere generazioni.
Per il secondo anno consecutivo, la pandemia da Coronavirus è riuscita a bloccare uno degli eventi più cari ai catanzaresi. A promuoverlo e organizzarlo in prima linea c’era fino a qualche tempo fa Enzo Rotella, agente della Polizia stradale morto prematuramente nello scorso mese di settembre in seguito a un grave incidente stradale. L’amico di tutti, un “gigante buono” che faceva parte con grande fede e impegno cristiano della Reale Arciconfraternita dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista.
Lo speciale in streaming su Calabria 7
Calabria 7 intende far rivivere le emozioni della Via Crucis catanzarese in un’edizione tristemente unica per l’assenza di Rotella. Per questo motivo, venerdì 2 aprile – proprio quando la stessa attesissima Naca sarebbe dovuta ‘uscire’ da una delle chiese cittadine – la nostra testata trasmetterà in streaming “La Naca ai tempi del Covid nel ricordo del catanzarese Enzo Rotella”, un servizio video in collaborazione con la società cooperativa Life Communication. Domenico Gareri guiderà gli spettatori in un viaggio suggestivo ed entusiasmante, tra le emozionanti immagini delle passate edizioni e la voce del compianto Enzo Rotella.
“Non si deve fare distinzione tra chi partecipa al corteo e chi sta ai bordi della strada – diceva in un’intervista realizzata nel 2016 – Dobbiamo solo meditare la passione di Cristo. Non è un giorno di festa, ma un rito collettivo della processione penitenziale”. Un appuntamento imperdibile per tutti coloro che volevano bene a Enzo, nella speranza che i cittadini catanzaresi possano presto rivivere la solenne atmosfera di raccoglimento e di preghiera della “Naca”.