“Finalmente ci siamo”. Il tono è quello di sempre ma le prime parole pronunciate da Roberto Occhiuto davanti alla Corte d’Appello di Catanzaro tradiscono anche un minimo di sollievo per un’attesa durata evidentemente di più di quanto si aspettasse. Il giorno della proclamazione, arrivato a quasi un mese dalle elezioni, coincide con l’inizio ufficiale del suo mandato da presidente della Regione e con l’avvio della XII legislatura.
La burocrazia e il cambiamento
La burocrazia e il cambiamento
“Ho utilizzato questi giorni – ha detto Occhiuto – per fare una ricognizione anche al di fuori della regione: c’è da costruire un apparato burocratico, ci sono risorse inutilizzate all’interno della Regione che vanno motivate e ci sono anche esperienze fuori dall’Italia che potrebbero aiutare la Calabria”. Il neo presidente si dice poi convinto di avere “la motivazione giusta, l’esperienza, i rapporti romani con i leader nazionali per aprire in Calabria una nuova stagione che comincia oggi. Il processo di cambiamento – ha aggiunto – non si concluderà entro un anno o due, ma la Calabria la cambieremo e i risultati saranno visibili già dopo pochi mesi”.
Subito alla Cittadella
Occhiuto ha fatto sapere che già oggi pomeriggio sarà alla Cittadella perché “ci sono tanti problemi da affrontare subito: l’allerta meteo in corso, la verifica sui 69 milioni di euro oggetto di contestazione da parte della Commissione europea, alcuni bandi in scadenza come quelli sui Contratti istituzionali di sviluppo e sui borghi spopolati”. Infine c’è da selezionare i 40 esperti che toccheranno alla Calabria per aiutare la Regione a spendere bene le risorse del Pnrr. E ovviamente la Giunta: Occhiuto ha detto che nominerà il suo vice e gli assessori “nei tempi stabiliti dallo Statuto”, ovvero dieci giorni da oggi: “Saranno persone perbene e capaci di aiutarmi ma non è questo – ha chiosato – il problema che mi impegna di più. Ho rispetto dei partiti che mi hanno sostenuto e farò la migliore squadra possibile”.
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s. p.