La rabbia di chi è rimasto al Nord: “Assalire treni gesto impulsivo, bisognava riflettere”

di Antonio Battaglia – Una fuga spropositata al Sud, fatale per una possibile emergenza sanitaria. E’ quanto accaduto circa una settimana fa, in tarda serata, presso la stazione di Milano Porta Garibaldi: migliaia di persone in preda al panico, alla disperata ricerca dell’ultimo treno Intercity Notte.

Un gesto che ha generato vergogna e indignazione, sintomo della mancanza di senso civico che accusa la nostra Nazione. La redazione di Calabria 7, in tal senso, vuole continuare a dar voce a tutti coloro che hanno deciso di rimanere al Nord: studenti giovanissimi, che hanno dimostrato una maturità degna di nota. E’ il caso di Giuseppe Viterbo, cresciuto a Sant’Onofrio (VV), studente ventenne alla facoltà di Ingegneria del Politecnico di Milano.

Un gesto che ha generato vergogna e indignazione, sintomo della mancanza di senso civico che accusa la nostra Nazione. La redazione di Calabria 7, in tal senso, vuole continuare a dar voce a tutti coloro che hanno deciso di rimanere al Nord: studenti giovanissimi, che hanno dimostrato una maturità degna di nota. E’ il caso di Giuseppe Viterbo, cresciuto a Sant’Onofrio (VV), studente ventenne alla facoltà di Ingegneria del Politecnico di Milano.

Lontano dai propri cari, si ritrova a fare i conti con una situazione paradossale: “Stiamo vivendo un momento delicato. Noi studenti calabresi al Nord siamo tranquilli, ma tristi per la mancanza di affetti. I miei genitori, in tutta sincerità, mi hanno consigliato di restare qui: scendere al Sud avrebbe contribuito ad aumentare i casi di contagio. E’ un dispiacere affettivo, ma deve prevalere il buonsenso per la salute degli altri”. 

Giuseppe, per l’appunto, non ha mai pensato di seguire la massa: “Affollare i treni è stato un gesto impulsivo, bisognava rifletterci un po’ di più. C’era grande paura, sì, ma non si può mettere in difficoltà il sistema sanitario del Sud”. Milano deserta, come in tutta Italia: “La gente esce solo per fare la spesa, è una situazione spiacevole per una città centro focale del divertimento”. 

Infine, un messaggio a tutti coloro che hanno deciso di raggiungere inconsciamente le proprie abitazioni: “Siate responsabili, ciò che facciamo andrà a decidere il destino di tutti noi”.

Redazione Calabria 7

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