di Antonio Battaglia – E’ notte fonda per la Reggina. Gli amaranto rimediano un’altra sconfitta, la sesta nelle ultime sette gare, e si fanno rimontare dal più determinato Venezia di Zanetti. 1-2 il risultato finale di un match double face, con gli amaranto bravi nel primo tempo a fronteggiare le scorribande arancioneroverdi e concretizzare con cinismo l’unico tiro in porta per poi sbriciolarsi miseramente negli ultimi venti minuti di fronte alla maggiore intraprendenza degli ospiti. Sinonimo, evidentemente, di una tenuta mentale al momento parecchio precaria. E la panchina di Toscano continua a traballare…
Formazioni e scelte tattiche
Formazioni e scelte tattiche
Molte novità nell’undici titolare della Reggina, che si schiera con il classico 4-3-1-2. Davanti a Plizzari spazio al terzetto composto da Delprato e Cionek con Liotti adattato centrale. In mezzo al campo conferme per De Rose e Crisetig con Rolando e Di Chiara sugli esterni, mentre in avanti Menez accompagna a sorpresa Lafferty.
Qualche cambio anche nella formazione ospite. Davanti a Lezzerini spazio alla difesa a quattro con la coppia Cremonesi-Ceccaroni assistita ai lati da Felicioli e Mazzocchi. A centrocampo Vacca sopperisce all’assenza di Taugordeau e viene coadiuvato da Crngoj e Maleh, mentre in avanti il rientrante Johnsen e Capello supportano la punta centrale Forte.
Primo tempo
Nei minuti iniziali, le due squadre si affrontano sulla mediana in una intensa fase di studio. Al 10’ la svolta improvvisa del match: lancio di De Rose, Lafferty scatta in posizione dubbia e in caduta supera Lezzerini con un preciso pallonetto. I veneti reagiscono immediatamente e provano a schiacciare la Reggina, che si dispone però molto bene in campo non concedendo spazi.
Il match si assesta su ritmi equilibrati e vive di poche emozioni. Al 35’ un Menez in ombra si accascia sul terreno di gioco chiedendo il cambio: al suo posto subentra Bellomo. Un minuto dopo l’arbitro annulla agli amaranto il gold el 2-0: cross di Rivas per Lafferty che insacca senza problemi, ma Maresca ravvisa la posizione di offside. Il primo tempo scorre senza particolari sussulti e, complice la condizione non eccellente del terreno di gioco, le due squadre non riescono a creare grosse occasioni da rete.
Secondo tempo
Nella ripresa il Venezia scende in campo con maggiore concentrazione e aggressività schiacciando la Reggina nella propria trequarti. I padroni di casa, tuttavia, reggono bene e chiudono tutti i varchi provando a ripartire in contropiede.
Toscano opta per gli ingressi di Loiacono e Vasic, ma il Venezia insiste e un minuto dopo pareggia i conti: sponda di Bolacon per Aramu, Plizzari fa un miracolo ma non può nulla sul sinistro a giro di Aramu che insacca. Sull’onda dell’entusiasmo, gli arancionervoerdi alzano ulteriormente i giri del motore e al minuto 82 ribaltano il risultato: Di Mariano raccoglie un pallone perso da Folorunsho e mette in mezzo dall’out mancino, Bocalon si gira liberandosi della marcatura di Gasparetto e fredda Plizzari.
Da questo momento in poi, la Reggina prova il disperato arrembaggio nella trequarti avversaria. Al minuto 86 Vacca salva sulla linea un tiro di Loiacono, che in pieno recupero spara una conclusione potente da posizione defilata trovando però l’opposizione di Lezzerini. Sterili gli ultimi tentativi amaranto, che non riescono a scardinare il perfetto meccanismo difensivo degli ospiti. E’ crisi nera dalle parti di Reggio Calabria.