Offrire al laureato quel valore aggiunto e quel completamento professionale che possa collocarlo facilmente nel mondo del lavoro. Questo è quello che si propone la Scuola di Alta Formazione dell’Università Magna Graecia di Catanzaro che ha presentato oggi la sua nuova offerta formativa per il prossimo anno accademico
Una sede bellissima
Una sede bellissima
“Cercheremo di portare nella sede di Catanzaro tutti i corsi post laurea possibili. Questa è una sede bellissima – ha detto il magnifico rettore Giovanbattista De Sarro, riferendosi alla sala del lucernaio del Complesso Monumentale del San Giovanni, appositamente riallestita per ospitare altre attività di studio e formazione aperte agli studenti universitari”. “Questo ovviamente – ha specificato il rettore – dipenderà anche dall’andamento del Coronavirus, siamo pronti a spostare qualcosa anche nella sede di Germaneto. Ritornare in presenza per gli studenti è fondamentale, noi manchiamo a loro ma loro mancano a noi. La didattica da remoto può servire da supporto agli studenti, ormai siamo diventati bravi”.
Formazione più moderna
Tornando all’offerta formativa della scuola il rettore ha affermato: “Dovremmo fare un’alta formazione più moderna e abbiamo un team di esperti che darà grande vitalità ai corsi. Quello che auspico però è maggiore collaborazione dalle istituzioni e dai territori che dovrebbero fornirci più input su cosa serve ai territori: manager piuttosto che medici. Creare master di maggiore professionalità rappresenta una grande opportunità”. Il rettore sottolinea poi la nuova collaborazione con altri atenei: “E’ fondamentale collaborare, noi non abbiamo gli stessi fondi degli atenei del nord e collaborare tra noi vuol dire dare l’opportunità di mantenere gli studenti al sud. La mia speranza è quella di internazionalizzare Catanzaro, accogliendo studenti stranieri e mandare i nostri studenti a formarsi all’estero”.
Pronti a collaborare con i territori
“Avviamo oggi – ha detto Stefano Alcaro, direttore della scuola – il percorso di catalogazione e reclutamento dell’offerta formativa dell’alta formazione. Parliamo quindi di master professionalizzanti, corsi di perfezionamento e aggiornamento che saranno attivi a partire dal prossimo anno accademico. Una vera e propria ripartenza nell’ambito delle attività della scuola di alta formazione. La scuola – ha detto ancora Alcaro riprendendo il pensiero del rettore – deve essere attinente alle esigenze del territorio e deve specializzare e dare i titoli giusti per inserire il laureato nel mondo del lavoro. E’ utile far sapere che l’università è pronta a ricevere stimoli dal territorio. Abbiamo avuto un enorme successo per quanto riguarda i corsi medici e soprattutto nella pubblica amministrazione ma spero anche in altri successi in campi come l’intelligenza artificiale e il comparto giuridico”. (dam.riv.)