La Scuola Allievi Agenti di Vibo Valentia, nella giornata di ieri, ha ospitato 188 allievi per la frequentazione del 223° corso di formazione per l’accesso alla qualifica di Agente in prova della Polizia di Stato. Il corso, per la precisione, aveva avuto inizio il 9 giugno, ma le prime due settimane si sono svolte in modalità Didattica a Distanza, al fine di consentire l’inizio in contemporanea in tutti gli Istituti interessati. I partecipanti, infatti, sono complessivamente 1940 ed oltre alla Scuola Allievi Agenti di Vibo Valentia sono coinvolte le Scuole di Alessandria, Brescia, Piacenza, Pescara, Peschiera del Garda, Campobasso, Trieste ed Abbasanta. Si tratta del primo corso dal 2020 senza le restrizioni conseguenti alla pandemia da COVID.
Il format del corso
Il format del corso
Il Corso è suddiviso in tre Moduli ed ha durata residenziale di sei mesi. Terminerà, pertanto, il 15 dicembre 2023. Gli allievi durante il corso si cimenteranno nello studio di materie teoriche – quali Diritto Penale, Procedura Penale, Diritto Costituzionale, Ordinamento e Regolamenti delle Forze di Polizia, Immigrazione, Codice della Strada; tecniche – quali Tecniche Operative, Armi e Tiro, il Sistema di indagine delle Forze di Polizia, Difesa Personale. Guida Sicura; nonché informatiche. Si tratta di un percorso formativo attuale ed in linea con i principi di modernità e con l’apertura al cambiamento suggerito anche dagli scenari internazionali, con grande attenzione al tema dell’Immigrazione e del Pronto Intervento. Questo concorso non era riservato a coloro che avevano svolto il servizio di leva, ma aperto a tutti. Il livello di preparazione di base dei frequentatori è molto elevato. L’età media dei frequentatori di Vibo Valentia è di 22 anni ed 8 mesi. Di essi, ben 24 sono laureati e molti altri sono iscritti all’Università.
I frequentatori presso la Scuola di Vibo sono provenienti da Sicilia, Calabria, Campania e Lazio. La Scuola di Vibo Valentia, pertanto, dopo aver ospitato negli scorsi mesi i corsi di formazione per l’accesso ai ruoli di vice sovrintendente e corsi specialistici, ritorna al suo ruolo originario, cioè quello di formare i poliziotti del futuro, coloro che rappresenteranno la spina dorsale della Polizia di Stato nei prossimi decenni.