di Carmen Mirarchi – La richiesta è quella di una nuova legge contro la violenze sulle donne, il riconoscimento delle rette per le case rifugio e maggiori finanziamenti.
Queste le richieste dei Centri antiviolenza: centro Aiuto donne Città solidale, centro antiviolenza “Attivamente coinvolte”, centro antiviolenza e casa rifugio Angela Morabito, Mondo rosa, Associazione Start.
Queste le richieste dei Centri antiviolenza: centro Aiuto donne Città solidale, centro antiviolenza “Attivamente coinvolte”, centro antiviolenza e casa rifugio Angela Morabito, Mondo rosa, Associazione Start.
La legge è stata proposta tre anni fa ma non è stata approvata, i centri antiviolenza chiedono l’approvazione al nuovo Consiglio regionale. I referenti dei centri e delle case rifugio chiedono la modifica della legge attuale in quanto molto è cambiato negli anni.
“Serve una quota di un milione e mezzo di euro per i centri” ci dicono. I centri antiviolenza sono 13 in Calabria e sono stati riconosciuti ma le case rifugio sono solo due e non sono state ancora riconosciute. Su questo dovrebbe intervenire chi di competenza per un miglioramento. Due case rifugio sono poche perché sono piene e non possono essere accolte le donne che ne fanno richieste. Vanno accreditate le case rifugio con il passaggio a retta, vanno sensibilizzati i giovani con attività nelle scuole e con corsi universitari. Una sfida seria ed urgente che le donne lanciano al prossimo Governatore.
Redazione Calabria 7