LA STORIA | In Calabria il diritto al vaccino significa vivere un’odissea

Rientra nelle categorie aventi diritto al vaccino ma non riesce a prenotarsi tramite la piattaforma regionale e non trova assistenza nei centri sanitari
vaccini calabria

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Questo è il racconto di quanto accaduto a un soggetto fragile di Locri che, sulla base della certificazione redatta dal medico di base, avrebbe avuto il diritto di essere vaccinato.

Da giorni e in più tentativi il soggetto in questione ha provato, senza riuscirci, a prenotare il suo turno, in quanto categoria fragile, sulla piattaforma regionale in quanto i centri vaccinali più vicini a lui disponibili sono Gioia Tauro (62 km distante) e Serra San Bruno (104 km distante). 

Da giorni e in più tentativi il soggetto in questione ha provato, senza riuscirci, a prenotare il suo turno, in quanto categoria fragile, sulla piattaforma regionale in quanto i centri vaccinali più vicini a lui disponibili sono Gioia Tauro (62 km distante) e Serra San Bruno (104 km distante). 

Cosi decide di recarsi di persona con tutta la sua documentazione presso i centri vaccinali più vicini a lui. 

Si reca a Locri presso la struttura ospedaliera, parecchie persone in fila e altrettante davanti alla stanza delle vaccinazioni (cosa che se si lavorasse per appuntamento sarebbe e dovrebbe essere evitata), chiede informazioni al personale, il quale risponde dando un bigliettino sul quale viene indicata la piattaforma da lui più volte utilizzata senza successo. L’utente fa presente che su tale piattaforma l’ospedale di Locri non è mai stato menzionato ma che a fortuna (a volte si altre no) fa prenotare su Siderno. Dal personale predisposto a dare informazioni arriva una spiegazione chiara riprovi fino a quando non lo da. 

Decide, allora, di recarsi presso il centro vaccinale situato presso la Casa della Salute di Siderno, dove trova a muraglia la protezione civile che nega l’accesso ai locali se non muniti di prenotazione. Chiede di parlare con un responsabile in quanto sa che ieri altri utenti sono stati vaccinati senza prenotazione in quanto il portale non veniva visualizzato, come riferito dal responsabile, e altri sono stati prenotati tramite lista cartacea direttamente sul posto. Gli viene risposto che dalla mezzanotte di ieri il portale viene utilizzato e che si deve per forza prenotare senza nemmeno dare la possibilità di parlare con il medico, sicuramente soggetto più adeguato a rispondere alle domande di chi ha delle patologie importanti e che di quel vaccino ha diritto. Alla domanda “ma ieri sono state fatte liste cartacee” viene risposto che  da oggi è cosi, giusto per evidenziare ancor di più come è un sistema senza alcuna disciplina… la conclusione ancora più felice c’è stata quando il soggetto in questione ha spiegato che la piattaforma dava disponibilità a Gioia Tauro (62 km) e Serra San Bruno (104 km), e la risposta è stata che occorre recarsi nei centri disponibili.

Scene di ordinaria follia alle quali gli utenti che hanno diritto sono costretti ad assistere tutti i giorni.

Questo è quanto vogliamo far presente a chi a gran voce sui giornali ha dichiarato che tutto funziona e al Commissario Straordinario Figliuolo che, subito dopo la sua visita alla cittadella regionale, si è detto entusiasta di questo fantastico sistema chiamato “Sanità Calabrese”.

Il Comitato DifendiAMO l’ospedale

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