La Vibonese frena il Foggia di Zeman e rinvia la retrocessione matematica in Serie D

Spina agguanta il pari al "Luigi Razza" e Mengoni evita la sconfitta con una parata capolavoro. Così i rossoblù rinviano il loro "funerale" sportivo

La Vibonese rinvia il suo “funerale” sportivo. Merito di Spina che segna il gol del pareggio e di Mengoni che compie la parata capolavoro ai titoli di coda. Così i rossoblù fermano il Foggia di Zeman che va in gol per la diciottesima volta consecutiva ma non vince per la quarta volta di fila. Arriva invece il secondo pari nel giro di una settimana per la Vibonese. Basta e avanza per tenere l’Andria a -9. I pugliesi non vanno oltre lo zero a zero in casa contro il Messina e l’aritmetica non condanna ancora la squadra del presidente Caffo.

Primo tempo

Primo tempo

Orlandi conferma il 3-5-2, Zeman ovviamente non può fare a meno del suo 4-3-3. L’ex di turno Petermann detta i tempi e fa ammattire la difesa rossoblù con i tagli continui di Merola che non danno punti di riferimento a Risaliti, Polidori e Suagher. Il primo tempo è assai vivace con i ritmi che restano alti dal primo a al quarantacinquesimo. Sugli spalti ci sono 400 spettatori ma oltre 200 arrivano da Foggia e si fanno sentire. La Vibonese gioca in casa ma sul campo è come se fosse in trasferta. In avvio Garattoni prima e Merola dopo si rendono protagonisti ma la mira è imprecisa. Mengoni impreca ma non deve intervenire. La palla-gol più nitida capita ai padroni di casa e la spreca Zibert, lanciato a rete ma bloccato da Dalmasso. Così a passare in vantaggio è il Foggia: assist d’oro di Petermann e destro vincente di Turchetta, il sostituto del capocannoniere Ferrante. Per Mengoni non c’è nulla da fare e la squadra di Zeman va a segno per la diciottesima volta consecutiva. Il vantaggio dura però lo spazio di quattro minuti. Tanto impiega Spina a tagliare a due la difesa ospite e a segnare l’uno a uno su assist di Zibert che si rifà del precedente errore sotto porta. All’intervallo è uno a uno.

Secondo tempo

Vivace anche la ripresa con le due squadre che non accennano ad abbassare i ritmi. Entrambe puntano alla vittoria e a pungere per prima è ancora una volta il Foggia. Rocca impegna Mengoni, costretto al primo intervento della gara con una ribattuta su tiro dal limite. Il portiere rossoblù trema su una punizione dai sedici metri calciata da Curcio di poco alta sopra la traversa. Poi inizia la girandola dei cambi. Zeman ne effettua addirittura tre rivoluzionando mezzo centrocampo per dare più linfa offensiva mentre Orlandi opta per una scelta conservativa richiamando Spina e inserendo Zappa: un esterno offensivo per un esterno più difensivo. Cambia poco o nulla dal punto di vista tattico. Il Foggia fa la partita e la Vibonese si copre e prova a ripartire in contropiede. Il primo tiro in porta dei rossoblù con Basso ma Dalmasso è attento. La grande occasione poco prima della mezzora con una girata velenosa di Curiale deviata in angolo. Per evitare la retrocessione matematica serve però Mengoni che al novantesimo firma la grande parata sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Così la Vibonese resta a -9 dal penultimo posto e la retrocessione matematica è rinviata. Almeno di un’altra settimana.

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