di Antonio Battaglia – Un altro risultato utile, il quarto consecutivo, contro un’altra squadra blasonata del girone. La ricetta è vincente perché contiene sempre gli stessi ingredienti: coraggio, attenzione, sacrificio e voglia di gettare il cuore oltre l’ostacolo. La Vibonese ferma il Palermo sullo 0-0 e conquista un pari importante per morale e classifica. La squadra rosanero ha sfruttato la qualità della rosa impostando il match con maggiore personalità ma senza riuscire a capitalizzare la superiorità numerica per oltre mezz’ora di gioco contro una Vibonese brava a ribattere colpo su colpo e creare pericoli in contropiede. L’ennesima prestazione che certifica la possibilità di competere contro qualsiasi avversaria, buon toccasana in vista dei prossimi delicati impegni.
Primo tempo
Primo tempo
Scelte confermate nel 3-4-3 di Galfano. Davanti a Marson partono dal 1’ Sciacca, il rientrante Redolfi e Mahrous. In mediana Tumbarello e Laaribi vengono assistiti ai lati da Ciotti e Rasi, mentre Berardi e Statella supportano la punta centrale Plescia. In avvio di match il Palermo va in pressing alto costringendo i padroni di casa a disporsi con baricentro basso e ripartire in contropiede. Le due squadre si affrontano a viso aperto, ma non riescono a trovare grossi varchi in avanti. Il primo vero squillo arriva al minuto 16 con una botta di Odjer dai trenta metri che chiama Marson all’intervento.
I rosanero continuano a manovrare il pallone e, al 24’, rilanciano con un’altra occasione da gol: cross dalla sinistra, Lucca colpisce da distanza ravvicinata e obbliga Marson a un riflesso felino per mettere in angolo. Gli uomini di Boscaglia insistono con un lungo possesso palla ma non riescono a trovare spazi per far male nella metà campo avversaria. I rossoblù sono pericolosi in contropiede e lo dimostrano a mezzora inoltrata, quando Berardi si fa anticipare provvidenzialmente da un difensore rosanero su un cross invitante dall’out mancino. E’ l’ultima emozione di un primo tempo avaro di occasioni e complessivamente molto equilibrato.
Secondo tempo
Il primo brivido della seconda frazione lo creano gli ospiti al 48’, con un’incursione di Kanouté che va poi alla conclusione da posizione defilata obbligando Marson a distendersi per mandare in corner. La Vibonese, esattamente come nella prima frazione, crea pericoli in contropiede e al 55’ ha una buona chance con Plescia che al volo da due passi colpisce male la sfera. Galfano prova a dare maggiore consistenza al reparto avanzato con gli ingressi di Vitiello e La Ragione rispettivamente al posto di Berardi e Ciotti. Il match, tuttavia, prende una piega inattesa quando Statella rimedia due gialli nell’arco di cinque minuti lasciando i suoi in dieci uomini.
Nonostante il forcing prolungato e la superiorità numerica, il Palermo non riesce a trovare fluidità in fase offensiva. Boscaglia inserisce Silipo e Corrado, ma a sfiorare la rete è la Vibonese al minuto 82 con un tiro ravvicinato di La Ragione che chiama Pelagotti a una risposta super. Galfano spende la carta Parigi al posto di Plescia nel tentativo di fare il colpaccio, ma il Palermo si dispone bene in mezzo al campo e mette i brividi all’89’ con una conclusione potente di Rauti dal limite dell’area che obbliga Marson all’intervento. L’ultima chance degna di nota capita al 94’ sui piedi di Saraniti, che salta Marson con un tocco che viene intercettato provvidenzialmente sulla linea da Mahrous.
(foto di Demetrio Marcianò)