Occhi lucidi, sguardi persi nel vuoto, il silenzio interrotto solo dagli applausi all’entrata e all’uscita della bara dalla chiesa e tanti perché di una morte così improvvisa che ha strappato il 44enne dall’affetto dei suoi cari, dei suoi amici. Prima di arrivare in chiesta il corteo funebre, scortato dagli amici dello sfortunato commerciante, in bici – passione che ha accompagnato Giuseppe fin da piccolo – ha sostato per qualche secondo davanti a quello che fino a qualche giorno fa è stato il suo negozio, in via Popilia. E proprio gli amici per ricordarlo hanno indossato una maglietta con la sua foto in bici, sorridente, e la scritta ‘Il capitano’. Accanto al feretro, in chiesa, campeggiavano la sua bicicletta, il suo completo e la sua foto. Pregna di significato sul senso della vita l’omelia del parroco, Giovanni Rollo che ha esortato gli amici a stare vicino ai familiari in questo momento di estremo dolore. E intanto sono numerosi i messaggi di cordoglio della gente:
“Si è spenta una luce – ha commentato il sindaco Maria Limardo su Facebook – Ci abbandona per sempre il sorriso contagioso di Giuseppe Fortunato. Incontrarlo significava incontrare la felicità autentica, l’amore per la famiglia, la gioia di vivere, il senso dell’amicizia che esprimeva nella sua pienezza in un’unica frase: andiamo a prendere un caffè. Ci mancherà. Un abbraccio affettuoso a tutti i suoi cari”. (f.p.)
“Si è spenta una luce – ha commentato il sindaco Maria Limardo su Facebook – Ci abbandona per sempre il sorriso contagioso di Giuseppe Fortunato. Incontrarlo significava incontrare la felicità autentica, l’amore per la famiglia, la gioia di vivere, il senso dell’amicizia che esprimeva nella sua pienezza in un’unica frase: andiamo a prendere un caffè. Ci mancherà. Un abbraccio affettuoso a tutti i suoi cari”. (f.p.)
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